PROCESSO LA MONICA. CORTE D’APPELLO RICONOSCE COLPE MEDICI DEL “MAGGIORE” DI MODICA MA APPLICA LA PRESCRIZIONE

Processo La Monica al capolinea. Alla diciassettesima convocazione la Corte d’Appello a Catania, presidente Ignazio Augusto Santangelo, ha, finalmente, tratto le conclusioni. I magistrati etnei hanno, infatti, riconosciuto la responsabilità dei medici dell’Ospedale Maggiore ai quali, comunque, sono state concesse le attenuanti generiche che hanno consentito agli interessati di ottenere la prescrizione. Un ufficio, quest’ultimo, che è stato applicato anche nei confronti degli altri imputati. Il processo riguardava la morte di Lorenzo La Monica, all’epoca ventitreenne, di Modica, avvenuta presso l’Ospedale Maggiore per botulismo non diagnosticato, il 10 settembre del 1994. Il pubblico ministero, Giulio Toscano, mesi fa aveva chiesto la condanna ad 8 mesi di reclusione per i 3 medici del nosocomio di Modica, assolti in primo grado dall’allora Pretore di Modica, e la conferma della condanna nei confronti della preposta alla vendita nel supermercato L’Economica di Marina di Modica dove La Monica aveva acquistato il panino con i funghi inquisiti e la derubricazione del reato di omicidio colposo in delitto contro la salute nei confronti di Vincenzo Genesio, produttore dei funghi di Avola. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Carmelo Ruta, Salvo Maltese, Raffaele Rossino e Cesare Borrometi. Dopo oltre tre anni sono, dunque, arrivate le conclusioni. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Enzo Galazzo. Della vicenda in passato si era occupata anche la trasmissione di Raiuno condotta da Michele Cocuzza, “La vita in diretta” Michele Cucuzza. Sotto i riflettori delle telecamere della rete nazionale e di una delle trasmissioni pomeridiane più seguite furono i genitori di Lorenzo che tra le lacrime raccontarono tutto il travagliato iter che portò al decesso del figlio. in primo grado furono assolti i tre medici della Divisione di Medicina dell’Ospedale Maggiore, che seguirono il ricovero del figlio, mentre furono condannati la preposta alla vendita del supermercato di Marina di Modica, ed il titolare dell’azienda di Avola, produttrice dei funghi contenuti nel panino stesso. La vicenda scaturì allorquando Lorenzo La Monica fu ricoverato presso la Divisione di Medicina dell’Ospedale Maggiore. Secondo l’accusa i medici non avrebbero curato il giovane per quelli che sarebbero stati i sintomi, vale a dire botulismo. Nel corso del processo in primo grado furono diversi i consulenti tecnici chiamati a dare delle risposte, ma molte furono le contraddizioni. “Sul piano penale – dice l’avvocato Galazzo – questa sentenza rappresenta una grande gratificazione per i genitori ed i fratelli di Lorenzo che hanno sempre sostenuto l’ipotesi delle responsabilità. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni e cioè nel mese di settembre dopodiché gli imputati avranno 45 giorni di tempo per l’eventuale ricorso in Cassazione(è probabile che non accettino di essere venuti fuori dal processo solo per la prescrizione)per cui la sentenza irrevocabili si dovrebbe avere a metà novembre. In atto il giudizio civile è sospeso.

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