COMUNE DI MODICA. I SINDACATI “TACCIANO” I CANDIDATI A SINDACO

“Disinvolta indifferenza”. Cosi le organizzazioni sindacali di categoria dei dipendenti comunali, tacciano i tre candidati a sindaco, dopo averli invitati ad un confronto sulla questione finanziaria. “ O i candidati hanno già le soluzioni in mano – ipotizzano i sindacati – allora e bene che li rendano note onestamente e lealmente prima del voto, oppure non si da la giusta considerazione alla madre di tutte le questioni considerando la crisi economica materia da trattare come affare corrente. Il dato certo, con sensazione generalizzata, è che la questione economica non sembra posizionata nella Hit Parade del confronto politico elettorale come converrebbe. E’ vero il principio secondo il quale la questione economica non ha coloriture partitiche, ma li ha sicuramente la procedura d’intervento per affrontarla e tentare di risolverla. Al di là dei posizionamenti, per noi tutti rispettabili – aggiungono le organizzazioni sindacali di categoria dei dipendenti comunali – i sindacati e la pubblica opinione hanno il diritto di conoscere, prima della consultazione elettorale, con quale ricetta ogni candidato sindaco individuerà le soluzioni. La buona politica passa, alle condizioni date al comune, attraverso scelte responsabili, rigorose ed equitative anche se impopolari. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Quella stessa parte che è chiamata a fare il consiglio comunale, ancora in carica nell’approvare le misure tributarie che consentiranno un ingresso nella casse comunali di quattro milioni di euro utili a stabilizzare il bilancio 2008. Senza quelle non ci sarà spinta per incamminarsi sul viatico del risanamento. I consiglieri, non pochi dei quali chiedono ancora il consenso, non vogliono farlo per sfuggire all’impopolarità? Crediamo che non scegliere oggi – concludono Cgil, Cisl, Uil, Diccap e Silpol – avendo rispetto dell’autonomia di giudizio di ogni consigliere, il civico consesso potrà essere chiamato ad assumere un verdetto molto più devastante sul piano del dissenso e della impopolarità garantita”.
nella foto Giovanni Avola, segretario generale della Cisl

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