OMICIDIO FIRRINCIELI A MODICA. SI APPESANTISCE LA POSIZIONE DELL’IMPUTATO SCARNATO

Si appesantisce sempre più la posizione dell’imputato Dino Scarnato, accusato dell’omicidio del ventottenne ragusano Luca Firrincieli. Ieri la Corte d’Assise di Siracusa ha escusso l’ennesimo consulente, il perito La Bella della polizia postale che non ha avuto dubbi sulle proprie determinazioni. “L’imputato – ha detto – è rimasto nei pressi del luogo dell’omicidio almeno fino alle cinque del mattino". L’imputato ha invece sempre sostenuto di essere andato via dalla discoteca Itaparica di Marina di Modica, intorno alle 4,15. Il consulente tecnico d’ufficio aveva l’incarico di esaminare le coordinate del telefonino di Scarnato proprio per stabilire i suoi movimenti. La prova è data dai ripetitori telefonici che agganciarono le celle del telefonino del presunto omicida stabilendone gli spostamenti. A questo punto il procedimento va verso le conclusioni. I magistrati aretusei, infatti, hanno fissato le ultime due udienze: il 6 giugno ci sarà la requisitoria del pubblico ministero e le arringhe difensive mentre, poi, il 10 successivo è stato destinato alle eventuali repliche ed alla sentenza. Scarnato, 43 anni, netino di origine, secondo l’accusa, il 20 dicembre 2004 avrebbe inferto un colpo di karate o un violento strattone dopo essere stato bloccato con un braccio alla base del mento. Un trauma che gli avrebbe procurato la lesione alla colonna vertebrale paralizzandolo dal collo in giù ed impedendogli anche un minimo movimento che avrebbe potuto salvargli la vita. Morì per annegamento. Il corpo del Firrincieli fu, infatti, trovato bocconi all’interno del pantano. Scarnato, è patrocinato dall’avvocato Giovanni Raudino del Foro di Siracusa. La famiglia Firrincieli è costituita in giudizio attraverso l’avvocato Gianluca Gulino del Foro di Ragusa. L’imputato fu arrestato dalla polizia sette giorni dopo il ritrovamento del cadavere e successivamente scarcerato.

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