RICCARDO E PEPPE INSIEME AL BAR. ACCORDO MPA-UDC PER LA CORSA AL COMUNE DI MODICA?

Se ne parla. Se ne discute nei bar e nei luoghi di ritrovo. Qualcuno storce il naso, qualcun altro plaude. E’ l’argomento politico che maggiormente tiene banco. Si tratta del probabile accordo “di centro” tra Udc ed Mpa. Un accordo sempre più vicino, anche se, nelle “acque agitate” della politica modicana a trentotto giorni dal voto amministrativo, la situazione in costante divenire potrebbe allontanare definitivamente ciò che ad oggi sembra essere vicino. Vicino così come lo erano Riccardo Minardo e Peppe Drago, seduti in un bar di Corso Umberto. Davanti ad un caffè, infatti, i due avrebbero prospettato la concretizzazione dell’accordo, previo però consenso delle “basi” di entrambi i partiti. E mentre nel MpA Riccardo Minardo ha “ampio mandato” circa tale ipotesi, Peppe Drago vuole attendere che siano gli organi preposti nel suo partito a valutare l’opzione. Come dire che “noi vorremmo, ma i genitori di lei non vogliono!”. Drago è dunque al bivio: accordo con l’Mpa e tentativo di seduzione anche al Partito Democratico per uno stravolgimento degli equilibri politici stantii nella politica modicana, oppure appoggio al Popolo delle Libertà di Nino Minardo con possibilità di vice sindacatura oltre che di vittoria al primo turno? Questo il quesito che non fa dormire Peppe Drago, anche se – a dire dei soliti ben informati – avrebbe già scelto. Qualora questo “matrimonio” si celebrasse, invitato “particolare” sarebbe il Pd, che al momento rimane al palo, in attesa di conoscere le mosse degli altri. In realtà, le ultime dichiarazioni rilasciate da Riccardo Minardo circa un “governo di salute pubblica per Modica” ed i manifesti murari affissi dal Pd con l’appello alle “forze politiche che hanno a cuore Modica”, somigliano a “corteggiamenti” ed “inviti”. Il Partito Democratico, dal canto suo, più che ad un matrimonio effettivo, sarebbe più propenso ad una sorta di “fidanzamento” elettorale per il primo turno, con un candidato per ciascuna delle forze politiche “invitate al banchetto”. Il vero “patto per la vita” si celebrerebbe in caso di ballottaggio, con l’appoggio delle due forze politiche escluse dal secondo turno. Intanto, prim’ancora che delle alleanze e dei nomi, i partiti, con gli uomini di “seconda linea”, provano a delineare i contorni delle varie liste per la corsa al consiglio comunale. Il candidato del Pdl, Giovanni Scucces, avrà il supporto almeno di quattro liste: Pdl, Idea di Centro, Alleanza per Modica e Scucces Sindaco. In dubbio il sostegno di una lista composta da artigiani che fa riferimento al movimento Liberi Artigiani Indipendenti. Questi ultimi infatti guarderebbero di “buon occhio” l’accordo di centro. Già pronte poi due liste per l’Mpa, altrettante per l’Udc, di cui una che “chiuderà” l’ex sindaco Piero Torchi. Il Pd invece punta alla doppia lista.

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