VIOLENZA SESSUALE SU RAGAZZINA. ACCUSE FALSE. IL TRIBUNALE DI MODICA ASSOLVE UN POZZALLESE

Assoluzione piena quella decisa dal Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, presidente, Ciraolo e Di Marco, a latere)nei confronti del quarantaduenne pozzallese, G.S. difeso dall’avvocato Carmelo Floridia, arrestato nel 2005 dai carabinieri con la pesante accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di cinque anni e, poi, scarcerato dal Tribunale per il Riesame di Catania dopo venti giorni. Una sentenza che fa giustizia per un uomo che per tre anni ha dovuto reggere il peso di un reato che, alla luce dell’assoluzione con la formula "il fatto non sussiste", come del resto aveva chiesto il pubblico ministero, Maria Mocciaro. E’ stato un procedimento lungo ed articolato con l’ultimo consulente d’ufficio, Maria Costanzo, che aveva concluso sostenendo che la ragazzina era un soggetto facilmente condizionabile dall’interno e dall’esterno della famiglia. In precedenza un teste della parte civile aveva riferito che la bambina gli avrebbe confidato di particolari attenzioni che l’imputato avrebbe avuto nei suoi confronti. In quell’occasione l’avvocato Floridia aveva avanzato l’intenzione di presentare una querela per calunnia nei confronti del teste visto che avrebbe parlato, nel corso della deposizione, di episodi non riferiti dalla bambina durante l’incidente probatorio in teleconferenza eseguito dal Gip, Maurizio Gurrieri. Secondo la denuncia presentata dal padre, la piccola sarebbe stata oggetto di attenzione da parte dell’uomo che, dal canto suo, ha fortemente sostenuto, ed i fatti, a questo punto, gli hanno dato ragione, che si trattava di una ritorsione da parte del querelante, che da alcuni mesi era separato dalla moglie. La bambina viveva con la madre, che, a sua volta, aveva intrapreso una relazione sentimentale con il quarantaduenne, seppure senza convivenza, così come del resto aveva fatto l’ex marito. La minore aveva raccontato che in più di un’occasione il nuovo compagno della mamma l’avrebbe toccata con le mani su tutto il corpo. La Procura della Repubblica di Modica ordinò, come si diceva, una perizia sulla minore. Nel corso dell’udienza preliminare era stata anche visionata la videocassetta con i contenuti dell’incidente probatorio.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa