DIRIGENTE DEL COMUNE DI MODICA, PROCESSATO ED ASSOLTO PER UNA VICENDA LEGATA AL DEPURATORE DI MAGANUCO

Era stato denunciato nel suo ruolo di dirigente del Comune di Modica ed è stato processato. Alla fine la vicenda giudiziaria per Giuseppe Garaffa, 66 anni, modicano, che è stato difeso dall’avvocato Franco D’Urso, si è conclusa favorevolmente visto che il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, ha accolto la richiesta del pubblico ministero, assolvendolo perché il fatto non è previsto come reato. La denuncia nei confronti del funzionario municipale era scattata il 9 agosto del 2004. Secondo l’accusa, Garaffa, nella qualità di dirigente dell’ottavo Settore che si occupa di manutenzioni, cimitero ed impianti di depurazione, aveva attivato lo scarico delle acque reflue industriali, avente come corpo ricettore il pantano sottostante la stazione di sollevamento di Maganuco, all’interno del Centro Asi, e, dunque, dell’agglomerato industriale Modica-Pozzallo-Marina di Modica. Lo avrebbe fatto in assenza formale di autorizzazioni, non osservando, pertanto, i divieti di scarico sul suolo. Il collettore incriminato sarebbe stato, segnatamente, collegato ad un pozzetto di sollevamento del depuratore stesso che consente l’immissione dei reflui nella condotta sottomarina con versamento autorizzato a mare collegati. In sostanza, il Garaffa avrebbe autorizzato l’installazione di una tubazione parallela a quella già esistente per il deflusso del sovrappieno nel pantano. In aula è stato fatto rilevare dall’avvocato D’Urso che si trattò di un fatto assolutamente eccezionale determinato da una necessità per via di alcuni lavori che non permettevano di agire altrimenti.

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