CONFESERFIDI DIVENTA “BANCA DELLA GARANZIA”.”Un salto di qualità che viene incontro alle Pmi siciliane”.

Sarà uno dei primi confidi in Italia a trasformarsi in banca. E non è certo un caso che sia siciliano. Confeserfidi è il primo consorzio di garanzia fidi in Sicilia per numero di finanziamenti istruiti e concessi alle piccole e medie imprese. Appena Banca d’Italia aprirà il bando (presumibilmente nel marzo 2008) ConfeserFidi avanzerà la richiesta di iscrizione nel registro degli intermediari finanziari previsto dall’articolo 107 del Testo Unico Bancario. Un salto di qualità che viene incontro alle Pmi siciliane, dato che le conseguenze immediate di questa metamorfosi saranno quelle di facilitare l’accesso al credito e di abbattere i costi del denaro. L’iniziativa rappresenta una novità assoluta nel panorama creditizio siciliano. Confeserfidi è stato costituito nel 1998. Oggi conta oltre 6000 soci, 16 banche convenzionate e 13 milioni di patrimonio. Ha garantito finanziamenti per oltre 350 milioni di euro, di cui erogati, nel solo anno 2007, oltre 100 milioni. Ha acquisito nel tempo numerose certificazioni e iscrizioni: Art. 106 UIC; Uni en iso 9001 Rina; Rating Khc; Certificazione di bilancio Ria & Partners; Riconoscimento dalla Regione; Sportello Mcc. "Dal 1 gennaio 2008, con l’entrata in vigore di Basilea 2, le banche potranno accantonare molto meno dell’8% su ogni singolo finanziamento concesso alle imprese purché abbiano delle garanzie serie a supportare il finanziamento –spiega il presidente di Confeserfidi, Bartolo Mililli(nella foto)-. Le banche quindi, per risparmiare accantonamenti obbligatori, ricercano buone aziende e buoni garanti. E’ un momento storico per i confidi. Ma non tutti i confidi permetteranno alla banca di risparmiare. Solo i confidi che diventeranno intermediari vigilati dalla Banca d’Italia e che si iscriveranno all’elenco speciale previsto dall’art. 107 del testo unico bancario. Solo questi consentiranno alla banca di ridurre al 20% gli accantonamenti". L’iscrizione all’art. 107 di Confeserfidi avverrà presumibilmente tra aprile e giugno del 2008. ConfeserFidi presenterà alla banca una clientela che è stata sottoposta al vaglio del territorio, cosa che nessuna banca può fare meglio di un confidi. Dal 1 gennaio 2008, data di entrata in vigore del Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea II), il ruolo svolto dai confidi diventerà cruciale per assicurare una corretta classificazione dei clienti in base al grado di rischio e quindi del merito creditizio Questo porterà a un tasso minore per le aziende associate poiché le banche potranno abbassare sino al 20% l’attuale livello di accantonamenti per le perdite attese. La Sicilia potrà vantare di nuovo un centro decisionale nel settore del credito. Un confidi forte, non appena ottenuto il via libera da via Nazionale, sarà un bene sia per le imprese che per gli istituti di credito in quanto fornendo una garanzia sicura al sistema bancario porterà all’abbattimento dei tassi e a un maggiore accesso al credito. Vantaggi che si aggiungono a una maggiore operatività della struttura poiché con il 107 Confeserfidi potrà concorrere alla gestione di fondi pubblici e quindi, a pieno titolo, partecipare ai bandi che, ad esempio, la Regione indice per la gestione di misure del Por. Ed, infine, l’implementazione dei servizi di natura finanziaria che Confeserfidi potrà erogare alle imprese socie e, in una percentuale, anche alle imprese non associate. Un percorso che si inserisce nello scenario delle nuove normative dettate da Basilea 2 dove la garanzia rilasciata dal Confidi iscritto al 107 consentirà una mitigazione del rischio di credito consentendo minore assorbimento patrimoniale per le banche e maggiore accesso al credito per le imprese. Anche per gli intermediari bancari si concretizzano una serie di vantaggi: miglioramento della valutazione del merito creditizio dell’impresa. Solitamente, le banche delineano i modelli di rating basandosi su moduli statistici e andamentali; i Confidi sono in grado di fornire un prezioso parametro qualitativo, grazie alla profonda conoscenza dell’impresa, che consente valutazioni più efficienti sulla sostenibilità finanziaria dell’investimento; riduzione del rischio di perdite, poiché i Confidi riescono a valutare le prospettive di sviluppo territoriali e di settore e ad ottenere una serie di informazioni sull’impresa e sulla reputazione professionale dell’imprenditore, in virtù del rapporto di fiducia che si instaura tra Confidi ed associato.

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