L’onorevole Ammatuna interviene sulla mancata nomina del componente nel CdA del Consorzio Universitario ibleo.

“La fumata nera di ieri, dell’Assemblea dei soci del Consorzio universitario ibleo, che non è riuscita a nominare il componente mancante del Consiglio di Amministrazione è sintomatica della distanza che i partiti della Casa della Libertà hanno nei confronti delle esigenze del territorio. Invece di affrontare e provare a risolvere i problemi che assillano le facoltà di Medicina e Giurisprudenza di Ragusa e gli studenti che le frequentano, focalizzano l’attenzione esclusivamente su una diatriba partitica tutta interna al loro schieramento sulla scelta del nuovo Presidente. Tutto ciò mentre la sopravvivenza futura di Medicina è sempre più a rischio, per la mancanza di raccordo con le strutture sanitarie e la clinicizzazione limitata delle divisioni ospedaliere, mentre a Giurisprudenza la mancanza di spazi funzionali per consentire un lavoro proficuo a professori e studenti rende difficile il prosieguo del corso di studi. In questo contesto allarmante prosegue imperterrito il balletto dei partiti che, interessati esclusivamente alla propria visibilità ed al calcolo dei ritorni elettoralistici, fanno orecchie da mercante alle legittime richieste del territorio. Siamo davanti ad una classe politica che latita, che fugge davanti ai problemi in attesa che si ripianino le beghe di potere al loro interno. Il Consorzio Universitario continua a rimanere senza un Presidente, senza quella figura che dovrebbe essere l’elemento di propulsione, il portavoce delle esigenze del territorio, l’interfaccia con l’Università di Catania. Avevo auspicato che i partiti facessero un passo indietro per fare spazio alla politica, perché questi temi fondamentali non possono essere affrontati e risolti senza volare alto, mettendo da parte il piccolo interesse particolare per privilegiare quello generale. Avevo auspicato che quando in gioco c’è il futuro professionale di tanti giovani e conseguentemente lo sviluppo economico e culturale del territorio, gli interessi di bottega devono fare un passo indietro ed i partiti devono individuare e sostenere le priorità. Per tutta risposta si continua con i giochi di rimando, motivandoli con la imminente scadenza degli organismi del Consorzio come se ciò fosse una sorpresa dell’ultima ora, soltanto perchè a qualcuno sembra riduttivo ricoprire la carica di Presidente del Consorzio per breve tempo. A questo punto ribadisco ancora con più forza la necessità che si riuniscano gli “Stati generali” della provincia per trovare soluzione immediata ad una problematica che si è protratta per troppo tempo, danneggiando il territorio ed i suoi giovani”.

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