Norme per il diritto al lavoro dei disabili. Osservanza della normativa da parte della Provincia Regionale di Ragusa. Intervento di Tumino

Alessandro Tumino, Capogruppo di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo al Consiglio Provinciale di Ragusa, premesso che l’inserimento delle persone diversamente abili nel mondo del lavoro riguarda le persone in età lavorativa portatori di minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, ma anche le persone invalide del lavoro, con una minorazione superiore al 33% accertata dall’INAIL, le persone non vedenti o sordomute ed ancora le persone invalide di guerra, gli invalidi civili, di guerra ed gli invalidi per servizio; che in via transitoria l’inserimento nel mondo del lavoro riguarda anche gli orfani, le vedove, i coniugi e i figli superstiti di soggetti riconosciuti invalidi per causa di servizio, di guerra o di lavoro, nonché i profughi italiani rimpatriati e le famiglie vittime del terrorismo; che gli enti cui è affidata l’attuazione della Legge 68/99 sono        le Regioni, le Province, gli uffici competenti all’applicazione e gestione della legge individuate dagli enti suddetti., ha chiesto di sapere se la Provincia Regionale di Ragusa ottempera per intero alle disposizione della sopra citata norma.

  • Di conoscere il numero totale dei dipendenti e, tra questi, il numero dei disabili e degli aventi diritto alla riserva prevista dalla norma in oggetto.
  • Di entrare in possesso dell’ultimo prospetto dal quale risulta il numero dei dipendenti, dei riservisti, dei posti di lavoro e della mansioni per i lavoratori disabili di cui all’art. 1 della legge 68/99, stilato ed inviato dalla Provincia Regionale di Ragusa all’ufficio competente, essendo lo stesso pubblico per legge.
  • Di sapere se la Provincia ha mai finanziato o se intende finanziare attività formative personalizzate di accompagnamento, volte all’inserimento lavorativo attraverso enti di formazione, così come previsto dalla suddetta normativa.
  • Di sapere se la Provincia ha mai attivato le convenzioni previste dalla legge 68/99, art 11, comma 1, 2, 3 e 6, e le convenzioni di integrazione lavorativa per i soggetti diversamente abili che hanno maggiore difficoltà di inserimento, al fine di favorire il loro inserimento lavorativo mediante la procedura dell’inserimento mirato.
  • Di sapere se la Provincia si sia mai resa parte attiva nell’attuazione dell’art. 12 della legge in oggetto, che prevede la stipula di apposite convenzioni con cooperative sociali e con disabili liberi professionisti, finalizzate all’inserimento temporaneo degli stessi soggetti presso le medesime cooperative o del conferimento di incarichi di lavoro ai predetti liberi professionisti.
  • Di venire a conoscenza se fra la documentazione che le imprese presentano alla Provincia nel caso di partecipazione a gare di appalti pubblici o di rapporti convenzionali, è rispettata la norma prevista all’art 17 della legge 68/99, in cui le imprese dichiarano di essere in regola con le norme sul collocamento obbligatorio.

 

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