Post mortem San Biagio, Susino chiede garanzie.Dopo l’annuncio del presidente dell’Ato Vindigni di voler chiedere la discarica di Scicli il 28 febbraio 2008

Il recupero dei crediti vantati da Scicli per il conferimento nella discarica di San Biagio dei rifiuti solidi urbani dovrà servire per la gestione del cosiddetto “post mortem”. Ecco perché è importante che i tre comuni conferitori onorino il debito. Franco Susino, del movimento Patto per Scicli, interviene a proposito della vicenda della discarica di San Biagio ricordando come il Comune di Scicli debba trasferire il 60% del credito che vanta nei confronti di Modica, Ispica e Pozzallo all’Ato Ambiente, affinché la società presieduta da Gianni Vindigni possa avviare la bonifica del sito, quando questo non abbancherà più i rifiuti provenienti dai quattro comuni del comprensorio. “Prendiamo atto della circostanza che il presidente dell’Ato Vindigni ha deciso di ascoltare la comunità sciclitana e di chiudere il sito di San Biagio a partire dal 28 febbraio prossimo, ma la vera questione ambientale si gioca proprio a partire da quel momento, ovvero da quando si porrà il problema della bonifica della discarica di San Biagio –afferma Susino-. Scicli vanta diversi milioni di euro di credito nei confronti degli altri comuni conferitori, e il 60% di tale credito dovrebbe essere destinato alla gestione post mortem della discarica, ma perché tali somme possano essere spese occorre che prima vengano incassate. Serve poi avviare un vero programma di implementazione della raccolta differenziata, per evitare che i costi di conferimento, presso al discarica di Cava dei Modicani, a Ragusa, a partire dal 1 marzo 2008, lievitino ulteriormente”. Intanto, la Regione siciliana tarda ad approvare il progetto di bonifica e messa in sicurezza dell’altra discarica, quella dimessa di contrada Petrapalio. “La provincia Regionale di Ragusa ha prodotto da oltre un anno –spiega Franco Susino- il progetto esecutivo, il cui importo è di due milioni 600 mila euro. Ma la Regione non ha ancora approvato il progetto. Grazie all’appalto si potrebbe bonificare la contrada e l’area circostante. Petrapalio ad oggi riversa liquami e fumi nocivi nel circondario”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa