MODICA. CONDANNATO IL “TOPO” DELLE VILLETTE RURALI

Due anni e dieci giorni di reclusione, oltre ad una multa di 660 euro. Si concluso in questi termini il processo nei confronti di Salvatore Salerno, 50 anni, detto “Lucio”, di Pachino, arrestato lo scorso mese di aprile dalla polizia poiché ritenuto l’autore di numerosi furti commessi in alcune villette delle contrade rurali modicane, tra queste quella di proprietà dell’onorevole Riccardo Minardo. L’uomo con precedenti per furto, ricettazione, possesso ingiustificato di grimaldelli, armi e, per tali reati più volte, era stato più volte denunciato e, addirittura, la polizia di Modica, negli anni scorsi, aveva emesso il Foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno a Modica per un periodo di 3 anni. Le indagini fecero emergere che l’interessato, sovente, in ore antimeridiane ed a bordo del suo autocarro Om 40 di colore rosso, girovagava per le strade interpoderali, sicuramente, per individuare gli obiettivi dove mettere a segno i colpi nelle ore notturne. La particolare astuzia del Salerno, consisteva nel percorrere vie secondarie per sfuggire ai vari posti di blocco ed al personale preposto al controllo del territorio. Dopo numerosi giorni di pedinamento, gli agenti riuscirono a coglierlo in flagranza di furto aggravato in danno di una famiglia modicana residente in Contrada Musebbi. Il pregiudicato, nel corso della notte, alla guida del proprio autocarro, partendo dall’abitazione di Pachino si era portato in contrada Musebbi. Qui, mediante effrazione di un cancello di ferro, si era introdotto nel cortile di uno stabile rurale e, dopo avere sfondato una porta di legno di un garage, si apprestava ad asportare un carretto siciliano antico e di notevole valore economico. E’ stato, però, interrotto dall’arrivo degli agenti. Gli altri accertamenti hanno consentito di individuare a Pachino, in una zona impervia di Contrada Bugno, un locale dove il Salerno, subito dopo i furti, “nascondeva” la refurtiva in attesa di cederla ai ricettatori del settore. In seguito è stata rinvenuta e sequestrata diversa attrezzatura atta agli scassi. Durante la perquisizione personale l’arrestato è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere vietato. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, in questo senso, ha disposto la distruzione dell’arma bianca.

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