Turismo: una stagione da dimenticare

E’ vero, il 2007 è un anno difficile per il turismo. Nei primi sei mesi, da gennaio a giugno, il numero di pernottamenti alberghieri in Italia è diminuito in totale del 3,2% – un calo del 4,2% per gli italiani e del 2,2% per gli stranieri. Nel solo mese di agosto la flessione è stata stimata nel 10% per i connazionali, mentre si registra una sostanziale tenuta degli stranieri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Entrando nel dettaglio dei dati, però, si scopre che la flessione non ha interessato ne gli alberghi di lusso ne i bed & breakfast, che non solo hanno tenuto ma addirittura in qualche caso hanno intensificato le presenze rispetto all’anno precedente. Dato che nell’offerta ricettiva di Pozzallo i bed & breakfast rappresentano senza dubbio la parte più rilevante, se non addirittura preponderante, ci viene spontaneo chiederci: perché c’è stato un calo del flusso turistico nella nostra città? A fronte di una stagione turistica “tiepida”, il mese di settembre si sta rivelando un vero e proprio fallimento per Pozzallo. Dai risultati di una indagine, effettuata in tutte le strutture ricettive della città, nei giudizi prevalenti degli operatori sull’andamento turistico di settembre prevalgono le definizioni “non sufficiente” e “mediocre”. Ne può confortarci la frettolosa affermazione, espressa da qualche presunto tecnico, che le maggiori presenze straniere hanno pareggiato il minor afflusso di italiani: il calo percentuale dei connazionali va rapportato ad un dato assoluto di dimensioni notevolmente più elevate rispetto a quello degli stranieri, che rimangono comunque una parte marginale delle presenze turistiche a Pozzallo. Tutto questo, infine, avviene in una città come Pozzallo che ha avuto un trend positivo decennale anche quando altre realtà turistiche erano in calo e sempre maggiore in termini percentuali rispetto all’aumento delle presenze turistiche registrate da altre località. Chiarito questo scenario adesso bisogna correre ai ripari, pensare al futuro in modo serio. Le politiche di mero intrattenimento possono andar bene per rendere più appetibile il soggiorno al turista che ha già scelto di soggiornare a Pozzallo, ma non fanno conquistare alla città nuove fette di mercato, non portano nuove presenze. E’ indispensabile, soprattutto dopo il calo di presenze registrato nell’attuale stagione, qualificare ancor più i servizi offerti ed avviare una politica seria di promozione del territorio. Mantenere la “Bandiera Blu”, veicolo promozionale fondamentale, è una della azioni da privilegiare, alla quale occorre aggiungere comunque la partecipazione professionale – e non come mero atto di presenza – alle principali borse internazionali di settore, il tutto all’interno di una efficace pianificazione di marketing. Purtroppo, per qualcuno, il turismo non è più un settore in cui l’approssimazione o il bricolage possono produrre risultati.

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