L’On. Ammatuna stigmatizza la situazione della sanità in Sicilia e presenta una interrogazione all’Ars.

“Per ripianare la voragine finanziaria che si è creata nella sanità siciliana – afferma l’On. Roberto Ammatuna – e per tentare di rientrare nei parametri dell’accordo Stato-Regioni, sono stati colpiti ancora una volta i cittadini e le imprese. Il previsto aumento dell’Irap colpirà infatti le imprese, mentre i cittadini siciliani oltre all’addizionale Irpef saranno costretti a pagare anche i ticket più salati d’Italia. Al momento non si è ancora capito esattamente a quanto ammonta la voragine finanziaria della sanità siciliana, tant’è che soltanto in piena estate ci si è accorti della presenza di un ulteriore buco di 80 milioni di euro da sommarvi ulteriormente. Il Governo della Regione invece di affrontare alla radice il problema, sostituendo i manager che si sono resi colpevoli di una gestione catastrofica delle Ausl, perde tempo in riunioni infruttuose per discutere della loro rotazione aggiungendo così al danno la beffa: non solo non provano a risolvere il problema, ma non riescono nemmeno a mettersi d’accordo su inutili interventi palliativi. Tutto ciò mentre all’Ars non si riesce ad approvare alcune legge sullo sviluppo perché i fondi disponibili devono essere dirottati per provare a sanare il buco della sanità. Ho presentato una interrogazione all’Assemblea, indirizzata al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale alla Sanità, per capire se intendono usare ancora la prassi dei pannicelli caldi, applicando una rotazione interna fra gli attuali manager della sanità, oppure si vuole finalmente affrontare in maniera decisa il problema sostituendo tutti i manager che si sono resi responsabili della cattiva gestione delle Ausl”. Di seguito il testo integrale dell’interrogazione: “PREMESSO che: la Corte dei Conti ha accertato che, nel triennio 2003-2004-2005, si sono verificate rilevanti e reiterate perdite d’esercizio nei bilanci delle Ausl siciliane, affermando che “l’evidente aggravarsi della loro situazione economico-patrimoniale è testimoniata anche dalla progressiva erosione del patrimonio netto”; il patrimonio netto delle Ausl, inteso come differenza fra attività e passività, è sceso negli anni soggetti ad indagine in maniera considerevole e generalizzata, toccando anche picchi negativi come ad esempio a Catania con meno 26 milioni di euro e Agrigento con meno 467.000 euro; questo andamento, sempre a detta della Corte dei Conti, “fa ritenere che le Ausl siano afflitte non già da una perdita dovuta a fattori contingenti ma da un vero e proprio deficit strutturale che impone con urgenza l’attivazione di idonee azioni di riequilibrio”; la Corte dei Conti ha contestato con forza il mancato rispetto dei vincoli di crescita, ribadendo così che tutti i manager, ad eccezione di quello operante nel periodo indicato all’Ausl di Trapani, non hanno raggiunto l’obiettivo del pareggio di bilancio che doveva avvenire, entro il 2005, attraverso il taglio delle spese, sforando anche il tetto di spesa farmaceutica con perdite di centinaia di milioni di euro; RITENUTO che: da qualche tempo, da notizie apprese dagli organi di stampa, la Giunta regionale è impegnata nel predisporre una rotazione interna fra i manager delle Ausl siciliane, senza lasciar trasparire alcuna volontà di parziale sostituzione degli stessi; il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 all’art. 3 comma 6 recita testualmente “Nei casi in cui ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo…il Presidente della Giunta della regione, su conforme delibera della Giunta, risolve il contratto dichiarandone la decadenza e provvede alla sostituzione del direttore generale”; la situazione gestionale della quasi totalità delle Ausl siciliane sembra rispecchiare perfettamente la fattispecie prevista dal comma 6 dell’art.3 del D.Lgs. 502/92; PER CONOSCERE: – se intendono avvalersi, invece della paventata rotazione interna, degli strumenti normativi di intervento in loro possesso – D. Lgs. 502/92 – per operare le necessarie sostituzioni fra i manager delle Ausl siciliane ai quali è imputabile il mancato rispetto dei vincoli di crescita e del pareggio di bilancio; – la situazione economico- finanziaria delle Ausl siciliane per l’anno 2006”.

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