Ecco le zone che Pozzallo vorrebbe da Modica!!!

Fargione, Daniele, Zimmardo, Bellamagna, Cella, Turischedda, Piano Lauro, Benarifi, Musalli, Graffolongo, Aurnia, Giarrusso, Santa Rosalia, Caranzonza, Busita, Mandra Vecchia, Padre Ignazio, Serrafiori, Liccio, Serra D’Amenta, Badiola, Pietre Bianche e Puntare Scarsi. Sono le zone comprese nel progetto di variazione territoriale proposto dal Comune di Pozzallo per l’acquisizione di parte di territorio e di popolazione facenti parte del comune contermine di Modica. Il Movimento Azzurro Eco-Sezione “Contea di Modica, per voce del suo presidente Salvatore Rando, batte anche su questo “chiodo” ritenendo necessaria una serie di riflessioni, soprattutto per stabilire chi debba andare al voto nel referendum indetto dalla Regione lo scorso 24 agosto, sul quale è già in corso l’opposizione del Comune di Modica. “Noi riteniamo – dice Rando – debba essere coinvolta la Città in tutte le sue espressioni politiche: istituzionali, economiche, produttive e culturali. Quest’autorizzazione al referendum segna oltre il rischio di una perdita di una fetta di territorio assai significativa dal punto di vista economico e culturale, un danno al progetto di sviluppo programmato dal Comune di Modica e dalle forze imprenditoriali”. Com’è noto, è interessata l’area di sviluppo industriale Modica – Pozzallo e una serie di contrade caratterizzanti il territorio rurale di Modica. Allo stato, gli aventi diritto al voto sono esclusivamente gli elettori residenti nel territorio interessato allo scorporo(complessivamente sono ventitré le contrade: “Ci chiediamo e chiediamo. E’ mai possibile – aggiunge l’esponente di Movimento Azzurro – che la destinazione territoriale tra due Comuni possa essere decisa solo da alcune centinaia di persone? Possono, con tutto il rispetto, questi elettori poter decidere la collocazione del territorio di un’area industriale che costituisce un settore di sviluppo formidabile per la Città di Modica e per la quale da tempo è cominciato a concretizzarsi un’importante presenza industriale che trova nel retroterra economico della Città punti di contatto essenziali? Al di là del merito della questione, che va affrontata in modo compiuto per individuarne le soluzioni, il Movimento Azzurro si farà promotore di alcune iniziative con le forze politiche dei due centri al fine di porre in essere un sereno dibattito che aiuti a superare questo stato di enpasse e le scontate tensioni che nascerebbero non solo tra i due enti locali, ma che potrebbero innescare iniziative analoghe da turbare gli equilibri esistenti con territori confinanti”.

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