Modica: Il poeta Roccasalva tra i giovani italiani più affermati nel panorama internazionale.

Importante vetrina per il modicano Pietro Roccasalva, tra i giovani italiani più affermati nel panorama internazionale. Da oggi e fino al 23 settembre esporrà, infatti, per la prima volta in Sicilia e, in particolare, a Siracusa alla Galleria Civica Montevergini con la rassegna Truka. L.artista conduce la sua indagine sulla pittura toccando figure chiave come il simulacro e la finzione, i sistemi di verità (dalla filosofia alla religione all.arte stessa), la continuità della tradizione e la trasgressione linguistica. E. la prima volta che espone le sue opere in Sicilia da quando si dedica professionalmente alla pittura. Pietro Roccasalva, ha realizzato tre opere inedite che formano un.unica .situazione d.opera., come lo stesso artista definisce le sue complesse installazioni in cui convivono pittura, scultura, video e tableaux vivant. Per questa mostra, Roccasalva ha concepito tre lavori inediti, tutti intimamente legati tra loro: un film in 35 mm., una scultura e un pastello di grandi dimensioni. Ciascun lavoro rappresenta un momento particolare, la fase di un unico percorso tra stasi e movimento, slancio dinamico, arresto e morte. La mostra prende il titolo dal nome di una macchina usata in passato nell.industria cinematografica per produrre effetti speciali difficilmente realizzabili durante le riprese e, per questo, prodotti in fase di montaggio; la stessa utilizzata da Andrei Tarkovsky per creare il fermo immagine nel prologo dell.Andreij Rublëv da cui prende il via la pellicola in 35 mm che Roccasalva presenta in questa mostra. Nel prologo del film originale, un contadino intraprende un volo in mongolfiera per poi schiantarsi sul suolo erboso dopo pochi minuti. L. ultimo fotogramma, che registra il momento dell.impatto, diventa nel lavoro di Roccasalva l.immagine fissa che si ripete per tutta la durata del suo film mentre il sonoro in lingua originale scorre senza modifiche. Nello stesso spazio dove è allestito il film, si trovano una scultura e un grande quadro, quasi fossero l.elemento femminile e maschile di una coppia di simulacri che assistono a questa anomala proiezione cinematografica. Entrambi i lavori mettono in scena uno specifico stato di tensione e uno stadio particolare del dinamismo e della metamorfosi. Nel descrivere questa parabola in tre atti, Roccasalva disegna tre diverse configurazioni formali di uno stesso moto: quello ascendente, discendente e rovinoso del contadino nel prologo dell.Andreij Rublëv. A questa figura di Icaro improvvisato, si contrappone l.uomo ritratto nel grande quadro che occupa la parete di fondo dello spazio espositivo: un ascensorista, personaggio ricorrente nell.iconografia dell.artista, figura kafkiana del passaggio e della metamorfosi. La scultura, evoca il momento di massima tensione di un. asta per il salto in alto, colta anch.essa in una fase di arresto. L. interruzione del movimento causata dallo schianto nel film di Tarkovsky, influenza l.intera .situazione d.opera., trasformando anche il quadro e la scultura in elementi di un orizzonte sul punto del collasso.

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