Situazione politico-amministrativa. Il sindaco di Vittoria risponde a Rifondazione comunista

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha risposto con una lettera alla missiva della segreteria cittadina di Rifondazione comunista, che ha tracciato un’analisi dell’attuale situazione politico-amministrativa. “Ringrazio per la lettera aperta, di cui ovviamente non condivido l’analisi catastrofica nei confronti dell’amministrazione comunale – ha scritto il primo cittadino -. Sono d’accordo sul fatto che la politica richieda gesti di rottura: ne ho compiuti diversi, in questi primi tredici mesi di amministrazione, anche se è vero che avrei voluto compierne di più e che sono stato spesso impegnato più a difendere l’operato dell’amministrazione che a costruire percorsi di dialogo e di proposta politica. Proprio perché la leggerezza può essere un fatto caratteriale ma non può investire gli aspetti amministrativi, non si può accogliere la richiesta di azzeramento della giunta, né si può privare la città dell’apporto di amministratori che stanno lavorando bene. In altre condizioni, questa potrebbe anche essere una strada percorribile: ma nelle condizioni attuali, sarebbe un atto di grave irresponsabilità amministrativa. Quella sì che sarebbe una leggerezza! Visto che nella vostra lettera parlate di gesti di rottura e di scelte di coraggio, se veramente volete rafforzare la capacità amministrativa della giunta, fatelo voi, il gesto di rottura. Aderite convintamene alla maggioranza, liberatevi dalle remore che vi hanno ostacolato sin dall’apparentamento e determinate, con il vostro ingresso, un arricchimento ideologico, programmatico e amministrativo, oltre che una forte virata verso quelle tematiche e quegli obiettivi di solidarietà, legalità, sviluppo, tutela dell’ambiente, che ho voluto porre a fondamento della mia azione e che so essere cari a chi, come voi, sostiene la necessità di un esecutivo con programmi di sinistra. Entrate, quindi, e verificate di persona se esiste un sindaco sotto tutela, se esistono trasversalismi che, invero, vedo forti nell’opposizione all’amministrazione (basti pensare ai comizi di forze che si appellano a diversi schieramenti ma che usano gli stessi argomenti). Sono fortemente convinto della buona fede della vostra critica, e sono altrettanto fermamente convinto che la vostra presenza arricchirebbe e orienterebbe fortemente l’azione della giunta. Sono d’accordo con voi: servono atti di rottura, atti di coraggio, atti di partecipazione amministrativa”.

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