PROCESSO PER DIRETTISSIMA A MODICA. TUNISINO PATTEGGIA 8 MESI

Processo per direttissima per il tunisino arrestato sabato scorso dai carabinieri della Stazione di Ispica, dopo avere sventato un furto, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio. Ezzedine Hamouda, 43 anni, residente a Pozzallo, in regola con il permesso di soggiorno, è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, difeso dall’avvocato Domenico Monaca. Il legale ispicese, dopo la convalida dell’arresto, ha chiesto che il proprio assistito fosse ammesso al rito del patteggiamento, trovando anche il consenso del pubblico ministero, Veronica Di Grandi. Il colored è stato, pertanto, condannato ad otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. Il magistrato, a questo punto ha disposto la scarcerazione. L’uomo era stato sorpreso all’interno di un’abitazione in Ispica, sita al primo piano di un edificio del centro abitato, dove si era precedentemente introdotto dopo avere forzato una finestra. La casa era di un connazionale che in questo periodo è rientrato in in Tunisia per un breve periodo. Sicuro di non avere vita facile, non aveva messo in contro che uscendo dall’abitazione avrebbe trovato ad attenderlo i militari dell’Arma.

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