Nuovo primario del Pronto Soccorso del “Maggiore” di Modica. Torchi: “ Si supera un’emergenza importante”

La nomina del nuovo primario del Pronto Soccorso del “Maggiore” di Modica del dr. Carmelo Scarso proveniente dall’Ospedale “ Vittorio Emanuele” di Catania è oggetto di una riflessione del Sindaco Piero Torchi che dichiara: “ La nomina del nuovo primario del Pronto Soccorso può rappresentare un primo passo importante per normalizzare la condizione dell’emergenza nella nostra Città. Certo da sola non basta, nonostante si tratti di un medico di grande esperienza e di ottimo curriculum. C’è necessita comunque di mantenere alta l’attenzione da un lato sull’impinguamento dell’organico e deve riguardare non solo i medici ma anche il personale infermieristico assolutamente sotto dimensionato e costretto a turni molto stressanti che non garantiscono la qualità delle prestazioni. C’è poi la questione legata ai fatti strutturali che non viene incredibilmente affrontata, basterebbe poco nell’attesa dei nuovi lavori per rendere più accogliente il Pronto Soccorso. Mi riferisco alla dotazione di sedie, di condizioni che garantiscano la privacy dei ricoverati dotarlo soprattutto di quei condizionatori che renderebbero sopportabili le lunghissime attese che purtroppo si sono registrate. C’è dunque necessità di fare in modo che la nomina del primario serva da volano per il recupero di quell’efficienza che certamente non per colpa degli operatori il pronto soccorso del “Maggiore” di Modica, nel corso degli anni, ha perduto soprattutto nella percezione generale. L’appello che mi sento di rivolgere al neo primario è quello di farsi parte attiva, una volta insediatosi, di risolvere tutti i problemi gestionali che riguardano questo delicatissimo reparto d’emergenza. C’è poi la soddisfazione per l’arrivo dell’ambulanza a Marina di Modica; l’avevamo chiesta a gran voce e ci sembrava un fatto di grande civiltà, atteso che tra l’altro negli anni scorsi si era sempre registrata la presenza dell’ambulanza nei mesi estivi e il fatto che oggi l’ambulanza ci sia dimostra due cose: la prima che la nostra protesta era giusta e accoglibile, la seconda che ancora una volta probabilmente una programmazione più attenta avrebbe potuto anche evitare questo breve disservizio che fortunatamente non ha registrato gravi danni ma che avrebbe potuto, in caso di emergenza, comportare difficoltà non solo agli operatori ma soprattutto agli utenti.”

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