TRUFFA IN DANNO DEL COMUNE DI SCICLI, GIUDICE EMETTE UNA CONDANNA E DUE ASSOLUZIONI PER DIPENDENTI

“Paga dazio” solo l’assenteista, gli altri due imputati escono indenni dal processo celebrato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, per una vicenda scoppiata nel mese di luglio del 2003 e sfociata con tre arresti. L.P., 38 anni, sciclitana, all’epoca operatrice ecologica a tempo determinato, al servizio del Comune, difesa dall’avvocato Luigi Piccione, è stata condannata a sei mesi di reclusione, pena sospesa. Assolti perché il fatto non sussiste, l’assistente del servizio di igiene urbana comunale, G.I., 48 anni, che è stato difeso dall’avvocato Salvatore Sortino, ed il suo collega C.R., sorvegliante, patrocinato dall’avvocato Bartolo Iacono. Secondo l’accusa, la donna la mattina si sarebbe recata sul posto di lavoro, avrebbe timbrato il cartellino segnatempo e poi si sarebbe allontanata. L’imputata ha sempre ammesso di essersi allontanata ma solo il tempo necessario per accompagnare la figlioletta a scuola. A tutti e tre gli imputati era stato contestato il reato di truffa aggravata e continuata in danno del Comune di Scicli. G.I. e C.R., sempre secondo i contenuti d’accusa, avrebbe taciuto, pur sapendolo, questo comportamento di L.P.. Dopo la misura restrittiva in carcere a quest’ultima furono concessi i domiciliari per potere assistere alla figlia minorenne. Lo stesso provvedimento fu adottato successivamente anche per gli altri due indagati dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Maurizio Gurrieri, che prima subordinò questo nuovo deliberato con l’obbligo della firma per due giorni la settimana presso la locale Stazione dei carabinieri ma, poi, anche questa condizione venne meno.

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