MODICA. OGGI PROTESTE AL PRONTO SOCCORSO DEL “MAGGIORE”. IL DIRETTORE SANITARIO SPIEGA I PROBLEMI

“Le difficoltà, al Pronto Soccorso, ci sono e non le nascondiamo, ma ci stiamo adoperando per trovare le soluzioni migliori”. E’ il dottore Raffaele Elia, direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore, ad intervenire sulle proteste sollevate ieri da alcuni utenti che erano rimasti in attesa di assistenza nell’area antistante il pronto soccorso. “Il problema parte – dice Elia – nasce dai medici di base che non filtrano le diverse problematiche mediche. Ci ritroviamo, così, con un grande numero di accessi cui il limitato personale non riesce a dare risposte. Basti pensare che il sessanta per cento dei pazienti provengono dai medici di base e rappresentano il cosiddetto codice bianco”. La questione della diminuzione di personale, imposto dalla Regione, è un altro dei temi che creano svantaggio all’utenza ma anche agli operatori. “Non abbiamo possibilità di affidare incarichi. Ultimamente abbiamo chiesto aiuto al P.T.E. di Pozzallo – rileva il direttore sanitario – ed abbiamo chiesto ad un medico convenzionato con l’Ausl 7 di fornire le sue prestazioni in Ospedale cosicché per venti ore settimanali, cioè tra volte nei sette giorni, siamo in grado di avere due medici al pronto soccorso. In atto ci ritroviamo con un medico in ferie prepensionamento ed altri cinque medici in organico di cui uno a quattro ore giornaliere. Aggiungo, in ogni modo, che sto facendo liberare una stanza vicino a quella della caposala dove avvieremo il Triage, mentre avremo anche un infermiere professionale proveniente sempre dal Pte di Pozzallo

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