Scuola, torna il 7 in condotta Ministro Fioroni: “Inasprire sanzioni”

Tempi duri per i bulli: il ministro della Pubblica Istruzione Fioroni vuole inasprire le sanzioni. Tra le novità, l’allontanamento dalla classe con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato per gli studenti indisciplinati. Per i casi più gravi, torna dopo una lunga assenza, il "7" in condotta. E il ministro della Salute, Livia Turco, propone: "Niente fumo nei cortili delle scuole". Dopo un anno travagliato per studenti e per gli insegnati, protagonisti più o meno involontari di video su YouTube di ogni genere, da episodi di teppismo a scene sexy, il ministro Fioroni ha deciso di ricorrere ai ripari, mettendo mano allo "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria". Come riporta il "Corriere della Sera", se il Consiglio nazionale della Pubblica istruzione (Cnpi) dirà sì, dal prossimo anno lo Statuto verrà modificato, con un inasprimento delle sanzioni. Fino a oggi il codice approvato dal ministro Berlinguer (del 1999) prevedeva come massima sanzione la sospensione di 15 giorni, operando una distinzione netta tra disciplina e profitto. Se passerà il piano Fioroni, la sanzione più grave sarà "l’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico". Tempi certi e rapidi per il ricorso contro le sanzioni. E’ previsto un apposito organo di garanzia interno alla scuola che deve decidere entro 10 giorni sul ricorso presentato dallo studente o dai genitori alle medie. Sugli eventuali, ulteriori ricorsi è chiamato a decidere in via definitiva il direttore dell’ufficio scolastico regionale. Ciascuna scuola potrà chiedere, poi, ai genitori di sottoscrivere un "patto sociale di corresponsabilità": le famiglie si faranno carico delle spese per risarcire eventuali danni fatti dai propri ragazzi. La Turco: "Stop al fumo nelle scuole" Il ministro della Salute, Livia Turco, lancia una nuova campagna: divieto di fumare anche nelle scuole. "Siamo di fronte ad un’emergenza educativa. I ragazzi vanno guidati di più e, in questo, vanno nominate di più le regole. I ragazzi vanno capiti e bisogna avere fiducia in loro, ma vanno anche insegnati loro dei principi, e se le leggi aiutassero anche a ripristinare le regole, non farebbe male".

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa