SCENE DA FILM. SCONTRI IN STRADA DA FAMIGLIE. A MODICA IL GIUDICE CONDANNA TUTTI GLI IMPUTATI

Tutti condannati gli imputati. Così ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, a conclusione dei processo determinato da vecchie ruggini, finita in rissa tra due famiglie nella pubblica via, e con una coltellata nei confronti di uno dei contendenti. Erano cinque imputati, tutti anche nella doppia veste di parti offese, e cioè C.R., G.M., G.G., M.G. e T.P., tutti patrocinati dagli avvocati Giuseppe Rizza e Simona Pitino. Il magistrato ha inflitto loro pene pecuniarie, vale a dire che dovranno pagare cento euro di multa ciascuno, mentre per C.R. la somma è doppia perché doveva rispondere anche della detenzione del coltello con il quale avrebbe colpito uno degli avversari. La “contesa” dai toni di una "cavalleria rusticana", ha visto come teatro d’azione la Via Roma a Modica Alta: Sarebbe avvenuta il ventuno maggio del 2005. Nella precedente udienza erano stati alcuni testimoni a raccontare gli accadimenti. “Ho udito che stavano litigando – aveva spiegato la dipendente di un’agenzia che opera nel luogo -. Qualcuno diceva che era stato utilizzato un coltello. Ho visto che il C.R.e G.G. e M.G. che si stavano aggredendo e poi che M.G-aveva una ferita alla spalla”. L’accusa, sostenuta dal pubblico ministero, Diana Iemmolo, ha cercato di ricostruire i fatti proprio attraverso le testimonianze. Il magistrato inquirente aveva invocato la condanna per tutti a tre mesi di reclusione per la rissa ad eccezione per C.R. per il quale la richiesta era di quattro mesi di reclusione per la detenzione del coltello.

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