Noto, il 18 giugno riaprirà il Duomo crollato nel mese di marzo del 1996

NOTO (SIRACUSA) – "I lavori sono praticamente ultimati, si stanno facendo gli ultimi ritocchi per organizzare al meglio la restituzione di questo bene di straordinaria opera d’arte barocca che sarà rivisitabile nella sua ripristinata bellezza". Lo ha affermato il capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, a conclusione di un sopralluogo compiuto nel Duomo di Noto, distrutto da un sisma 11 anni fa, e che il 18 giugno sarà riaperto con una cerimonia alla quale è prevista la presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi. La cupola della basilica settecentesca di San Nicolò, a Noto, fortemente danneggiata dal terremoto del dicembre del 1990, crollò all’ interno della chiesa la notte tra il 13 e il 14 marzo del 1996. Soltanto un piccolo settore rimase agganciato ai sostegni, ma in una situazione di precario equilibrio. Il cedimento, causato probabilmente da infiltrazioni di pioggia, provocò inoltre ampi squarci alle volte delle tre navate della chiesa, sconvolgendo la prospettiva del "giardino di pietra", sintesi complessiva dell’ architettura barocca in Sicilia e nel Mezzogiorno che nel giugno del 2002 sarà proclamato bene dell’umanità dall’Unesco. Per la Protezione Civile quello della cupola del Duomo della "capitale europea del barocco" fu un "crollo annunciato". Il terremoto del 1990 aveva notoriamente minato la stabilità dell’edificio ed il Comune ne aveva già deciso la chiusura al culto. Nel 1991 fu varata una legge per "finanziamenti urgentissimi" per il restauro degli edifici danneggiati dal sisma, tra cui la cattedrale di San Nicolò. A undici anni dal crollo, dopo polemiche e rinvii, adesso la riapertura. Intanto domani, dopo oltre 20 anni dalla sua chiusura, riapre la basilica del Santissimo Salvatore di Noto, chiesa attigua al Duomo, e considerata uno splendido esempio di barocco che era stata danneggiata dall’usura del tempo e da vari terremoti. È prevista una santa messa celebrata dal vescovo Giuseppe Malandrino sul sagrato e poi l’ingresso, in processione, nella basilica restaurata.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa