Terremoto politico nella Margherita: tutti dimessi dalle cariche

E’ un terremoto politico all’interno della Margherita. Tutti i 34 rappresentanti della sezione cittadina, si sono dimessi dalle cariche. In un lungo documento, inviato al leader nazionale diellino, Francesco Rutelli, i firmatari, lanciano gravi accuse ai dirigenti. Speranze disilluse con un governo nazionale di centrosinistra che ha abbandonato la Sicilia non preoccupandosi dei problemi reali dei cittadini ma degli equilibri tra i rappresentanti dei partiti. La Margherita locale non lesina critiche alla dirigenza provinciale del partito "la cui unica preoccupazione è stata quella di predisporre giunte provinciali virtuali; di garantire liste elettorali giustamente definite "furbe"; di conservare uno status quo fallimentare nelle idee e nei risultati; di occupare i piccoli spazi di potere disponibili senza offrire alcun corrispettivo di impegno e di presenza politica". I 34 firmatari del documento, insieme ad Antonio Borrometi della direzione nazionale e del candidato sindaco alle scorse elezioni, Antonello Buscema, annunciano di volere restare nella Margherita," guardando al Partito Democratico auspicando che possa innescare un reale e vero coinvolgimento della base e che vi sia spazio e ruolo per i cattolici democratici la cui presenza continuiamo a ritenere necessaria anche nella nostra realtà. Vogliamo tutti assieme avviare un nuovo percorso di confronto e di dialogo con le altre forze politiche che, come noi, considerano i valori dell.essere cristiani, dell.essere cristiani impegnati ogni giorno per il riscatto dei più deboli, al centro del loro impegno sociale. Riteniamo che Modica, culla di cultura ed idealità, possa essere il luogo nel quale questo progetto possa essere utilmente avviato".

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