Firmato dal sindaco di Vittoria il primo atto di citazione contro l’associazione mafiosa Dominante – Carbonaro.

Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia ha firmato il primo atto di citazione per il risarcimento dei danni già riconosciuto al Comune di Vittoria dalla Corte di Assise di Siracusa, nell’ambito dell’operazione denominata Squalo. Il diritto al risarcimento del danno è già stato riconosciuto dal giudice penale che ha demandato alla sede civile la quantificazione dello stesso. E’ stata richiesta a titolo di risarcimento per i danni morali e patrimoniali subiti dal Comune di Vittoria, la somma di un milione e centomila euro. Con la medesima sentenza, la corte d’assise ha condannato gli imputati non soltanto per associazione a delinquere di stampo mafioso, ma anche per una serie di reati che sono stati accertati come reati-fine dell’associazione stessa, quali: associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, trentadue omicidi, cinquanta estorsioni. Tali reati sono determinanti al fine di quantificare i danni all’immagine della città di Vittoria nel periodo che va dal 1989 al 1993/94. “Come avevamo annunciato precedentemente – ha dichiarato il primo cittadino – avviamo l’atto di citazione nei confronti di una ventina di appartenenti al clan che ha distrutto l’immagine di Vittoria, perpetrando decine di omicidi e creando danni economici notevolissimi al mondo commerciale vittoriese, soggiogato per diversi anni dalle estorsioni. Anche in questo, per Vittoria è arrivata l’ora del riscatto e non poteva non essere così, soprattutto in considerazione delle battaglie di legalità che l’Ente si vuole intestare. Questa – ha concluso il sindaco Nicosia – è soltanto la prima delle azioni giudiziarie che intendiamo intraprendere. Nei prossimi giorni daremo notizia di tutte le altre che verranno man mano avviate, a testimonianza dell’impegno serio e concreto a tutela della città e della legalità”.

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