IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO DEL COMUNE DI POZZALLO CONTRO L’AUTORITA’ DI GESTIONE DEL PORTO ISTITUITA DAL PRESIDENTE CUFFARO.

La nomina di una Autorità di Gestione del Porto di Pozzallo, conferita dal Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, al dott. Giovanni Cosentini è illegittima. Lo ha stabilito la I^ Sezione del TAR di Catania con la sentenza N° 644 depositata stamattina che accoglie, seppur parzialmente, il ricorso presentato dal Comune di Pozzallo contro il D.P.Reg. 15/12/2005. Il Tribunale Amministrativo ha giudicato inadeguato il procedimento di nomina del dott. Cosentini perché manchevole di una idonea valutazione delle capacità professionali del candidato atte a svolgere l’incarico di gestione della struttura portuale. “Prendiamo atto che la sentenza assume un peso maggiore- ha dichiarato il Sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna- perché è la sconfitta della logica di lottizzazione;. Un successo per Pozzallo e per tutta la Provincia di Ragusa a dispetto di un inadeguato metodo di assegnazione delle attività di gestione del potere, cui sempre più spesso, in questi anni, il Governo della Regione ha fatto ricorso per scopi meramente elettorali- ha concluso soddisfatto l’on. Ammatuna, che sin dall’inizio ha contestato con fiducia e convinzione l’assegnazione dell’incarico a Cosentini. Adesso puo’ quindi cominciare una nuova era per il Porto di Pozzallo, in cui le istituzioni considerino l’importante struttura uno strumento per lo sviluppo della Provincia e dell’Isola e non piu’ oggetto di azioni clientelari da parte dei Governatori di turno. Una considerazione che già il mese scorso Confindustria, Cgil Cisl e Uil avevano approfondito designando il Porto di Pozzallo tra i sei accessi marittimi del sistema portuale della Sicilia; Pozzallo insieme ad Augusta e Catania per la Sicilia orientale; Palermo, Termini e Trapani per quella occidentale. Soddisfatto ma con un po di amaro in bocca il legale difensore del Comune di Pozzallo, avv. Giorgio Terranova, che non ha riscontrato nel verdetto del TAR la dovuta attenzione ai tanti vizi e censure sollevate nelle pagine del ricorso, non prese in considerazione.

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