L’ANNULLAMENTO DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE DEL PORTO DI POZZALLO, STORNELLO: “FINISCE UN DISEGNO DI STAMPO MEDIEVALE DEL GOVERNO REGIONALE”

Il TAR ha scritto la parola “fine” su una vicenda di stampo medievale che ha danneggiato il porto di Pozzallo. Commenta così l’annullamento della nomina dell’Autorità di gestione per il porto di Pozzallo da parte del TAR il consigliere generale dell’ASI, Gianni Stornello. La strada, per Stornello, è adesso segnata: occorre dare vita all’Autorità portuale della Sicilia orientale, formata dai porti di Pozzallo, Catania ed Augusta, come peraltro previsto da un accordo raggiunto ieri a Ragusa dalle tre Camere di commercio interessate. “Per oltre un anno – dichiara Stornello – abbiamo discusso praticamente di niente, è stato bloccato il porto per il varo di un mostriciattolo giuridico, abbiamo fatto ridere l’Italia portuale e dello shipping solo per le smanie medievali, con tanto di miopi atti di vassallaggio, del governatore Cuffaro e dei suoi epigoni ragusani. Ci sono responsabilità politiche a vari livelli che sarebbe il caso di indicare all’opinione pubblica: oltre al presidente della Regione e al suo governo non può sfuggire a nessuno il ruolo servile svolto dalla Provincia regionale di Ragusa e le ambiguità di una parte del Comitato direttivo dello stesso Consorzio ASI. Il TAR fa chiarezza e ci invita implicitamente a ripartire da dove eravamo rimasti: il sistema portuale fra Pozzallo e Catania, allargato all’importante presenza del porto di Augusta. E’ stato forse uno scherzo del destino – afferma il consigliere ASI – il fatto che la sentenza è stata depositata nelle stesse ore in cui alla Camera di commercio di Ragusa veniva reso pubblico il primo atto formale e serio tendente a creare questo sistema: un protocollo d’intesa fra le Camere di commercio di Ragusa, Siracusa e Catania sulla creazione di un sistema che trova proprio nella portualità la sua principale ragion d’essere. E’ la strada da seguire che subito dopo la campagna elettorale Comune di Pozzallo e Provincia di Ragusa devono intraprendere, siglando a loro volta dei protocolli con gli enti omologhi di Siracusa e Catania per lasciare definitivamente alle spalle politiche di stampo medievale e pensare veramente al futuro del porto di Pozzallo”.

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