Modica: Il movimento Aria Nuova chiarisce alcuni concetti sul Polo Commerciale

“L’errore comune negli amministratori di ogni colore politico è quello di scambiare il concetto di ricchezza con quello di sviluppo. Pensare che i soldi portino necessariamente crescita sociale. Ritenere che la ricchezza di pochi possa fungere da traino per l’intera comunità. L’economia gira con te recitava una Pubblicità Progresso di qualche tempo fa, e il medesimo disco rotto continua a girare sul piatto della politica locale. Esiste un tabù nella nostra città, ed è quello del Polo Commerciale”. E’ quanto sostiene il Movimento Aria Nuova, riferendosi, appunto, al Polo Commerciale. Spesso “attaccato” e criticato, in particolare per le aperture festive. “Attaccare il Polo Commerciale – dice il movimento – significa per alcuni attaccare l’economia modicana ed attirare su di sé gli strali inferociti dei negozianti e dei loro protettori politici. Noi di Aria Nuova desideriamo rompere un simile tabù. Crediamo nelle enormi potenzialità del Polo Commerciale ed appoggiamo qualunque iniziativa volta alla crescita dell’economia cittadina, ma riteniamo opportuno trattare l’argomento con lucidità in modo da mettere in luce le contraddizioni e poter parlare davvero di sviluppo per la città e per i modicani”. Il tiro si sposta poi sul fatto che il “Polo” sia cresciuto senza alcuna regolamentazione provocando la speculazione sui prezzi d’acquisto e di affitto dei locali commerciali, sulla mancanza di un piano regolatore e di un piano commerciale, di una strada inadatta a smaltire volumi di traffico così intensi, sugli ingorghi chilometrici durante i fine settimana e le festività. ”Il Polo Commerciale – aggiungono quelli del Movimento – dà lavoro, porta ricchezza, anche se non possiamo sottovalutare le decine di casi di sfruttamento dei ragazzi e delle ragazze che lavorano nei negozi, sottopagati, sfruttati, impiegati anche per il doppio delle ore dichiarate sulla busta paga, umiliati con contratti-capestro quando non pagati in nero. Con questo non si vuole dire che ogni negozio del Polo Commerciale sfrutti i propri dipendenti: certo è, però, che i casi di sfruttamento sono decine e che quasi sempre tutto ciò passa sotto silenzio. Forse sollecitando i controlli dell’Ispettorato del Lavoro si ha paura di perdere i voti degli imprenditori del Polo Commerciale”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa