Metanolo letale per undici romeni, indagano sette Procure siciliane. Inchiesta anche a Ragusa

PALERMO – I magistrati di sette procure della Repubblica siciliane indagano sulla morte di dodici persone a causa del metanolo che avevano bevuto. I decessi sono avvenuti tra gennaio e oggi. E poi quattro lo scorso anno, tre nel 2005 e due nel 2004 e si sono verificati in tutte le province della Sicilia. Le vittime sono immigrati dell’Est Europa, arrivati dalla Romania e lavoravano in gran parte come badanti. Il metanolo è bevuto dai rumeni che vivono e lavorano in Sicilia. Sarebbe una pratica consolidata miscelare il metanolo con vino e liquori. Servirebbe ad aumentare la gradazione alcolica. I casi accertati riguardano le morti negli ospedali, seguite dalle autopsie disposte dalle Procure della Repubblica di Caltanissetta, Nicosia, Enna, Gela, Catania, Ragusa e Trapani. Tutti gli esami hanno accertato che a provocare prima il coma e poi la morte è stato proprio il metanolo. In un caso, quello di un rumeno di 31 anni di Gela, l’inchiesta ha accertato che a provocare l’intossicazione sarebbe stata una quantità imprecisata di un detergente per uso domestico che sarebbe risultato, sulla base di successive analisi, contenere metanolo all’80 per cento.

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