Rischio chiusura filiale Banca D’Italia di Ragusa. L’on. Drago al Ministro: “Un arretramento della presenza delle istituzioni”.

In ordine al paventato ridimensionamento degli assetti territoriali e secondo il piano di riforma presentato dal Governatore Draghi sulla chiusura della filiale di Ragusa della Banca d’Italia, interviene l’On. Giuseppe Drago, V.Presidente dell’Udc alla Camera dei Deputati, che ha interrogato il Ministro dell’economia e delle finanze. “La chiusura della sede iblea- ha detto Drago- è destinata ad avere un forte impatto negativo sull’utenza sia istituzionale ( banche, poste, pubbliche amministrazioni) sia privata, interessata alla attività di circolazione del contante, ai servizi di Tesoreria provinciale. Il rilancio- ha proseguito Drago- e la riqualificazione dell’Istituto non possono avvenire attraverso lo smantellamento della rete periferica e la conseguente perdita del patrimonio costituito proprio dalla sua articolazione sul territorio”. “La chiusura della sede di Ragusa- ha concluso Drago nella sua interrogazione- può significare un segnale preoccupante di arretramento della presenza delle istituzioni in un’area già penalizzata da una marginalità geografica e da pesanti carenze infrastrutturali”.

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