TRIBUNALE MODICA. I TESTI ATTENUANO LA POSIZIONE DELL’INDAGATO PER L’ACCUSA DI ABUSO SU MINORE

Udienza favorevole per l’imputato quella di ieri. Lo psicologo, Nicastro, ed il neuropsichiatria infantile, Verga, hanno, infatti, escluso che si possa essere davanti ad una vicenda di violenza. L’uomo, G.A., 36 anni, modicano, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, deve sostenere un’accusa tra le più gravi nel processo a suo carico davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Giovanna Scibilia, presidente, Marco Ciraolo e Patricia De Marco, a latere). Avrebbe, infatti, abusato della figlia della convivente, approfittando dell’assenza di quest’ultima. La presunta vittima, che all’epoca aveva 10 anni(era il 2003), raccontò l’episodio alla madre, rimasta, ovviamente, incredula e sgomenta, anche se la denuncia ai carabinieri della Compagnia di Modica, fu presentata da un’assistente sociale. L’uomo ha sempre negato i fatti e le testimonianze raccolte fino a questo momento lo avrebbero messo in una botte di ferro, in particolare una ginecologa e un’assistente sociale. Gli esami clinici a suo tempo effettuati sulla bimba non fecero emergere prove di abusi sessuali. L’assistente sociale ha fatto, poi, rilevare che la ragazzina erano un soggetto che esigeva continuamente di essere al centro dell’attenzione. Stessa cosa ha fatto risaltare ieri la madre la quale ha sostenuto che la figlia raccontava spesso bugie accusando, ad esempio, i compagni di scuola di averle sottratto la merenda, mentre nei fatti, poi, non risultava a verità. Le conclusioni, poi, dei due professionisti chiamati a testimoniare hanno, grossomodo, chiarito che la situazione si starebbe riconducendo ad una bolla di sapone. L’avvocato Occhipinti, ha sempre sostenuto la possibilità di distorsione dei fatti operata dalla presunta vittima per ottenere maggiore considerazione da parenti ed amici. Il prossimo 30 maggio sarà sentito il consulente tecnico d’ufficio nominato dal collegio giudicante e nella stessa udienza si dovrebbe andare a sentenza.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa