MODICA. OPERAZIONE FREE LAND. ALTRA UDIENZA IN TRIBUNALE

E’ stata un’udienza incentrata sulle testimonianze di alcuni verbalizzanti, tutti poliziotti dalle quali sono risultati minuziosi controlli eseguiti nel corso dell’indagine che portò all’esecuzione della maxi operazione “Free Land”, eseguita dalla Squadra Mobile di Ragusa e dagli agenti del Commissariato di Modica tra Scicli e Vittoria, il 28 aprile del 2004. I testi sono ancora parecchi. Quest’udienza del processo che si celebra davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica, presieduto da Sandra Levanti, è stata di natura assolutamente tecnica, con i funzionari di polizia escussi che hanno dovuto spesso ricorrere alla visione degli atti a loro firma. In totale furono 26 le ordinanze di custodia cautelare in carcere spiccate dal Gip di Modica per un presunto giro di truffe consumate ai danni di aziende che operavano nel commercio di prodotti per l’agricoltura di Scicli. In questo processo, però, sono 19 gli imputati. Gli altri sono già stati processati con l’abbreviato. Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe contro quattro aziende sciclitane. Gli imputati sono Giombattista Muccio, Angelo Nastasi, Giuseppe Nifosì, Angelo Rimmaudo, Rosario Cassibba, Giovanni Rizza, Giovanni Cilia, Giovanni Rimmaudo, Roberto Scifo, Giuseppe Romano, Giovanni Siciliano, Giuseppe Centorri, Emanuele Di Fede, Rocco Cassisi, l’unico in atto detenuto, Venerando Lauretta, Pietro Noto, Giovanni Sbezzo, Giovanni Galifi e Salvatore Melfi. Avrebbero fatto parte di un’organizzazione che acquistava attrezzature per l’agricoltura presso 5 imprese di Scicli per centinaia di migliaia di euro. Pagavano i primi ordini di importi modesti, ma non onoravano i successivi che erano di quantità rilevanti. Il processo riprenderà il prossimo 9 marzo.

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