COMUNE MOBBING. DOPO LA CONDANNA L’ENTE RICORRE IN APPELLO

L’avvocato Lucio Ricca del Foro di Catania patrocinerà il Comune di Modica nel processo davanti alla Corte d’Appello di Catania contro la sentenza di condanna per mobbing emessa lo scorso mese di dicembre dal giudice del lavoro del Tribunale di Modica, Salvatore Rizza. Il legale etneo ha avuto conferito il mandato dal direttore generale dell’ente, Carmelo Colombo. Il comune ha deciso di ricorrere in appello, attraverso l’avvocato Ricca, in quanto “non ritiene condivisibile la sentenza”. L’ente civico era stato condannato al risarcimento per i danni morali subiti dall’impiegata e quantificati in 10.140 euro, ai quali erano stati aggiunti altri 2.250 euro per le spese processuali. La sentenza, trasmessa anche alla Corte dei Conti di Palermo, stabiliva, altresì, che la parte lese fosse riassegnata nella qualifica e nelle mansioni originarie svolte presso Palazzo San Domenico, sede centrale del Comune, per i servizi relativi a Cultura, Università e Istituto Musicale oltre alla gestione dell’Auditorium di Palazzo dei Mercedari, con le “medesime prerogative attribuite alla dipendente comunale prima del suo trasferimento nei locali decentrati di Corso Umberto”. Era stata l’impiegata comunale V.G., 54 anni, assistita dall’avvocato Carmelo Vicari, ad avviare la controversia di lavoro per il lamentato Atteggiamento che avrebbe tenuto un funzionario, definito "mobbizzante", da alcuni suoi collaboratori nei confronti della ricorrente che, senza giustificato motivo, fu trasferita in altra sede e con mansioni differenti rispetto a quelle originarie. All’avvocato Ricca sarà erogato un acconto di quasi millenovecento euro sulla somma complessiva di oltre 10 mila euro prelevata dal capitolo “Contenzioso spese per liti e arbitraggi” del bilancio comunale 2007, dove sono stati complessivamente stanziati oltre 416 mila euro. Spese a carico dei cittadini.

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