CATANIA. 29 arrestati, sequestrate armi in covo ultras a Librino

Sale complessivamente a 29 il numero delle persone fermate da polizia e carabinieri nell’ambito delle indagini sui disordini di venerdì scorso allo stadio Massimino. Altre sette persone sono state infatti arrestate dalle forze dell’ordine, ma a nessuno di loro è contestato l’omicidio dell’ispettore capo Filippo Raciti. Durante l’operazione, gli investigatori hanno anche sequestrato in un negozio gestito da quattro senegalesi, che sono stati arrestati, un centinaio di oggetti esplosivi, tra petardi e bombe carta. Nel negozio c’erano anche bandiere e attrezzature solitamente utilizzate dagli ultras del Catania. Secondo quanto riferito dalla Procura di Catania, dei 29 arrestati due sono organici a gruppi degli ultras del Catania, gli altri sono abituali frequentatori della curva nord del Massimino e sono definiti come inseriti in gruppi di tifosi organizzati. Inoltre ecstasy e marijuana del tipo orange sgang e due fucili illecitamente detenuti sono stati sequestrati a un incensurato di 21 anni dalla squadra mobile della Questura e da carabinieri del reparto operativo di Catania. L’operazione è avvenuta nell’ambito di iniziative disposte dalla Procura della Repubblica . L’arresto è avvenuto in uno palazzo nel popoloso rione di Librino al cui interno si trova una sala giochi che è un centro di ritrovo di ultras etnei. Droga e armi erano nascoste in un locale in uso all’indagato che non risulta coinvolto negli incidenti avvenuti il 2 febbraio scorso nello stadio Massimino durante il derby Catania-Palermo. L’arrestato è Danilo Patrizio, 21 anni, incensurato, figlio di ‘buona’ famiglia, bloccato durante una perquisizione in un circolo ricreativo di viale Castagnola, nel quartiere Librino. Il giovane alla vista degli investigatori ha tentato di fuggire, gettando per terra una busta contenente 74 ‘stecche’ di marijuana, ma è stato bloccato da polizia e carabinieri. Il 21enne è stato bloccato al nono piano di uno stabile di edilizia popolare e trovato in possesso di 880 euro in banconote di vario taglio, di chiavi che aprivano sia la porta d’ingresso del circolo privato sia la terrazza sovrastante lo stabile, chiusa con un lucchetto. Sul pianerottolo del palazzo dove è stato catturato l’indagato, gli investigatori hanno inoltre trovato un cofanetto contenente 1.029 pillole di ecstasy, abbandonato dal Patrizio prima di essere bloccato. Nella terrazza dell’edificio polizia e carabinieri hanno successivamente trovato un borsone con all’interno due fucili, uno calibro 22 e l’altro 20, risultati rubati e altre confezioni di marijuana orange skunk dal peso complessivo di circa un chilogrammo. Durante una perquisizione nel circolo ricreativo sono stati sequestrati un bilancino di precisione e due panetti di sostanza solitamente utilizzata per il taglio della cocaina, oltre a disegni e scritti relativi ai supporter del calcio Catania che si riconoscono nell’associazione Anr (Associazione non riconosciuta), e due striscioni inneggianti alla squadra.

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