INTERROGATORI. GIP MODICA CONFERMA GLI ARRESTI DI BENZI E LUTRI

Benzi ammette le proprie responsabilità, i fratelli Lutri negano i fatti. In questi termini si riconducono gli interrogatori dei tre pregiudicati, di cui uno sorvegliato speciale, arrestati lunedì scorso dai carabinieri della Compagnia di Modica perché ritenuti gli autori di alcune rapine e furti avvenuti tra Modica e Scicli. I tre, Giorgio Benzi, 21 anni, all’anagrafe “Mario”, il sorvegliato speciale, modicano, difeso dall’avvocato Raffaele Pediliggieri, e i fratelli Santo e Bruno Lutri, rispettivamente di 25 anni e 21 anni, sciclitani, assistiti dall’avvocato Francesco Riccotti, sono comparsi ieri, davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, che li ha incontrati presso l’Istituto Penitenziario di Modica Alta, rispondono, il primo di due furti, uno in danno di un’assistente sociale del Comune di Modica, il 28 agosto 2006, quando si era impossessato del portafogli della donna contenente millecinquecento euro, e l’altro, insieme a Santo Lutri, il 2 novembre scorso, quando aveva rubato uno stereo, di proprietà di una catechista che stava operando presso il Santuario della Madonna delle Grazie, mentre i due germani hanno negato gli episodi per i quali sono accusati di rapina plurima aggravata in concorso, e cioè le rapine a mano armata e con il volto travisato in danno del Bar Macauda di Scicli, e quella nei confronti di due anziani sciclitani, con una pistola che, si scoprì essere un’arma giocattolo dopo che uno dei due congiunti, mentre i due si allontanavano riuscì a strappare loro di mano. Il Gip, allo stato, ha deciso di non modificare l’ordine di custodia cautelare in carcere e, quindi, tutti e tre restano in cella. I due difensori hanno annunciato di intendere inoltrare richiesta di remissione in libertà o, in subordine, di ammissione ai domiciliari

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