Programmazione 2007-2013. Mallia: “Le Province non possono essere escluse dal confronto

Prende posizione sul mancato coinvolgimento degli organi intermedi, compreso le Province, contrariamente a quanto previsto dalle direttive comunitarie per quanto concerne la stesura dei programmi operativi regionali e prima ancora, per l’elaborazione dei documenti strategici ex-ante per la nuova programmazione 2007-2013, il vicepresidente della Provincia Salvo Mallia, allineandosi così alle posizioni dell’Urps manifestate dal suo presidente Raffaele Lombardo abbastanza critico sull’atteggiamento del Governo Regionale. “Oltre alla non condivisione della procedura seguita dalla Regione Siciliana – afferma il vicepresidente Salvo Mallia – per la definizione del Programma Operativo FESR e il mancato coinvolgimento delle Province nel processo decisionale finale, si è aggiunta la difficoltà oggettiva a valutare la proposta del nuovo programma visto che ancora non si dispone del quadro delle risorse finanziarie destinate a ciascun obiettivo. Riguardo poi alla concentrazione delle risorse è indispensabile attivare interventi integrati e territorializzati, all’insegna della gestione decentrata delle risorse per i vari fondi. Gli Enti Locali sono al centro dell’attenzione dell’Unione Europea e parlare di sviluppo del territorio in una logica europea, oggi, significa valorizzare, più che nel passato, le risorse locali. Tra l’altro, anche negli incontri preliminari organizzati dalla Regione Sicilia, era stato più volte sottolineata l’importanza di capitalizzare e rafforzare l’esperienza già maturata dai territori in termini di programmazione negoziata e programmazione integrata territoriale, la necessità di una più ampia gestione territorializzata delle risorse, la necessità di semplificare e razionalizzare il sistema degli assi e delle misure /sottomisure, il bisogno di inserire nel nuovo POR nuovi ambiti per garantire anche alla Sicilia la possibilità di avere nuovi finanziamenti. E invece da una prima lettura della bozza del nuovo POR si evince l’amara sorpresa che ben poco di tutto questo è stato previsto. Siamo fiduciosi nel buon senso della Regione Sicilia che non può certo rimanere insensibile di fronte alle istanze del territorio. I fondi erogati dall’Unione Europea sono uno strumento importante per lo sviluppo locale. Le misure e i progetti finanziati a tale titolo devono contribuire a raggiungere gli obiettivi formulati a livello europeo, nazionale e regionale, ma sempre sulla base delle priorità indicate dal basso”

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