TENTATO OMICIDIO A SCICLI. LA DESCRIZIONE DEI FATTI IN TRIBUNALE

Giacomo Fidone e Riccardo Eterno, rifiutarono di sottoporsi allo Stub, l’esame che consente di accertare la presenza di polvere da sparo sul corpo, a seguito del tentato omicidio ai danni di Salvatore Di Franco, 29 anni, detto “U francisi”, avvenuto a Scicli, nel luglio del 2005. E’ uno dei passaggi principali della ricostruzione fatta ieri davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(pubblico ministero Maria Mocciaro), dal capitano dei carabinieri, Giuseppe Morale, all’epoca comandante del Nucleo Operativo della Compagnia, e dal sottufficiale Muscolino, in servizio a Scicli. “Eterno – ha detto l’ufficiale – lo abbiamo trovato nascosto tra i serbatoi del proprio condominio, Fidone lo abbiamo atteso in caserma dove si è presentato per la firma, mentre D’Ippolito è stato trovato nello scantinato della palazzina dove risiedeva, in Via Brancati, a Jungi. Nel locale, furono rinvenute alcune armi rudimentali(una pistola calibro 12 di fabbricazione artigianale con relativo munizionamento nonché munizioni per altra arma ancora non rinvenuta ma ritenuta quella utilizzata per la spedizione punitiva) ben occultate”. Morale ha parlato anche di una lettera che sarebbe stata inviata da Fidone, mentre era in carcere a D’Ippolito nella quale “lamentava interessi del Di Franco con la moglie”. D’Ippolito, difeso dall’avvocato Pino Pitrolo, deve rispondere di detenzione illegale di armi e, insieme agli altri due, che sono patrocinati dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, risponde di tentato omicidio in concorso. “U Francisi” fu ferito nell’area antistante la chiesa di San Bartolomeo, dove si stava celebrando un matrimonio, in quella che fu un’azione punitiva. Durante un approfondito sopralluogo nel posto dove era avvenuta la sparatoria, era stato rinvenuto un bossolo di pistola calibro 7,65 ed era stato rilevato un foro nella carrozzeria di un’autovettura di proprietà di una donna, estranea ai fatti. Nel frattempo Di Franco si è reso irreperibile, ma la sua testimonianza è ritenuta assolutamente indispensabile. Il prossimo 7 marzo sarà escussi i 2 periti.

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