MODICA. FURTI A RAFFICA AI DANNI DI BAR E CAFFETTERIE

E’ diventato un vero e proprio assedio ai bar. Da alcuni giorni si stanno registrando numerosi furti in danno di questi esercizi pubblici ed i proprietari sono in subbuglio tant’è che nelle prossime ore si riuniranno per decidere un’azione comune da attuare. L’ultima irruzione malavitosa si è registrata presso il centralissimo Bar del Viale in Piazza Corrado Rizzone. Ignoti si sono introdotti, nel corso della notte, nel locale dalla porta secondaria che da nel laboratorio di pasticceria. Sono andati a colpo sicuro. L’unico danno è stato arrecato alla porta. Si sono diretti senza mezzi termini laddove il proprietario teneva denaro contanti, e cioè in una scatola nascosta nel reparto bicchieri, poi hanno aperto la cassa ed un altro contenitore. Totale duemilacinquecento euro. Non sono riusciti ad aprire la macchinetta del videopoker altrimenti il danno sarebbe andato oltre i diecimila euro. “Oramai siamo a livelli insopportabili – denuncia Nino Modica, il titolare del bar -. Il mio esercizio è stato l’ultimo di una lunga serie. Prima hanno rubato al Bar Venezia, alla Caffetteria Matteotti, al Piccolo Bar, al Bar Diana, all’Antico Bar Italia, al Martin Cafè, ma qui vicino hanno rubato anche nell’attigua agenzia viaggi. Questi sono solo quelli che conosciamo. Chiediamo maggiore attenzione alle forze dell’ordine. Che attivino le sezioni della Scientifica per rilevare le impronte lasciate e poi andare a controllare i sospetti. Io sono costretto a stare, a questo punto, anche di notte all’interno del mio bar. Non è più una situazione sostenibile. Non mi fate dire come reagirei se trovassi questi delinquenti nel mio esercizio”. Nervi a fior di pelle, insomma, e situazione delicatissima anche perché i furti non si fermano solo agli esercizi pubblici. In Via Fosso Tantillo è stata presa di mira un’abitazione a due piani, sempre in piena notte, e mentre i proprietari, una coppia di quarantenni, stavano dormendo. Hanno rubato monili in oro e denaro. Danno denunciato oltre tredicimila euro. Sono entrati da una finestra al secondo piano e non hanno destato alcun sospetto. I carabinieri, ai quali è stato denunciato l’episodio, escludono che siano stati utilizzati anestetizzanti perché non vi è alcuna traccia in questo senso.

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