Cinquecento amici, e forse anche di più, nel duomo di San Giorgio a salutare per l’ultima volta Antonino Mirmina Spadalucente, il giovane ventinovenne deceduto domenica scorsa a seguito di un incidente stradale sulla Modica-Ipisca. Ieri pomeriggio, tanti, troppi anche per la chiesa più grande della città, hanno reso omaggio ad un amico scomparso prematuramente. La maggior parte giovani ventenni ma anche una squadra di juniores di Kik Boking. Occhi lucidi e sguardi attoniti. Qualcuno con gli occhiali scuri per nascondere l’emozione dell’addio al compagno di sempre. “Antonio – ha detto il celebrante durante l’omelia – è stato rapito in cielo da Dio. Perchè Dio prende con se sempre gli uomini buoni. Antonio ha fatto un volo dalla moto per un banale incidente”. Questo l’unico riferimento al sinistro che ha provocato la morte del giovane centauro modicano. L’omelia, infine, è stata incentrata sulla vita, su un dono inestimabile da apprezzare e vivere nel migliore dei modi. Ai familiari, alla mamma ed al fratello in particolare, è andato il sostegno di tante persone che hanno assiepato il duomo di San Giorgio in un pomeriggio assolato dove, il dolore e le lacrime di tantissimi giovani, hanno fortemente contrastato quell’inusuale tepore primaverile.
La chiesa di San Giorgio stracolma per i funerali di Antonino
- Gennaio 16, 2007
- 6:06 pm
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