TRIBUNALE MODICA. CONDANNATO LO SCICLITANO TROVATO

Un anno di reclusione. Questa la pena che ieri il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, ha inflitto al ventiduenne sciclitano Lorenzo Trovato, arrestato la scorsa settimana dai carabinieri, comparso ieri in aula, difeso dall’avvocato Pino Pitrolo. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, aveva chiesto una condanna ad un anno e sei mesi di reclusione. Lunedì lo stesso magistrato, dopo avere convalidato l’arresto, aveva deciso per la scarcerazione di Trovato condizionata all’obbligo di firma, provvedimento cui era già sottoposto in precedenza l’imputato. Trovato, che era stato arrestato insieme ad un coetaneo nel mese di agosto a Cava d’Aliga per una vicenda di droga e che era scarcerato con la formula condizionata della firma presso la caserma dei militari dell’Arma di Scicli, alcune volte si sarebbe presentato in ritardo per l’adempimento e, nell’ultimo caso, sarebbe stato avvistato in compagnia di altri pregiudicati del luogo. L’accusa è di inosservanza degli obblighi impostigli dal magistrato. Proprio su questo ha puntato nella propria arringa, dopo l’audizione di un sottufficiale dell’Arma. Secondo questi, Trovato era stato avvistato in Piazza San Giovanni a Modica Alta a bordo di un ciclomotore, il 9 ottobre scorso, insieme con un altro pregiudicato che, tra l’altro, era il cognato. Pitrolo ha sottolineato che entrambi i giovani erano autorizzati, negli stessi giorni, a recarsi presso il Sert di Modica ubicato all’ex Ospedale San Martino, e dunque a non più di cento metri da Piazza San Giovanni.

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