Caro…corso di operatore sanitario!

Duemilacinquecento euro per potere effettuare un corso di operatore sanitario e, dunque, non essere più considerati abusivi. Un costo eccessivo per gli operatori Osa che, da sei anni a questa parte, hanno lavorato presso le Residenze Sanitarie Assistite dell’Azienda Sanitaria numero 7 di Ragusa e che, recentemente, sono stati dichiarati abusivi dalla direzione generale dell’Ausl 7. "Per conseguire l’ulteriore qualifica richiestaci – affermano i trecento operatori Osa – ci è stata chiesta, in un primo momento, la somma di novecento euro dall’Ausl 7; abbiamo già versato l’acconto di cento euro ma, nei giorni scorsi, abbiamo ricevuto delle telefonate nelle quali ci hanno chiesto una maggiorazione complessiva di duemilacinquecento euro in quanto, la Regione Sicilia, non riconosce queste figure per cui non può sostenere questi corsi e, dunque, sono stati affidati ad un Consorzio di Firenze. Siamo stati licenziati – aggiungono i lavoratori – perchè non abbiamo conseguito l’ulteriore specializzazione e, adesso, dobbiamo sborsare una somma che riteniamo eccessiva. Ci chiediamo perchè negli ospedali del Nord Italia i lavoratori acquisiscono il diploma Oss lavorando nei nosocomi e, noi, dobbiamo pagare per una figura sanitaria che, tra l’altro, non è riconosciuta dalla Regione Siciliana ma che, l’Azienda Sanitaria di Ragusa, invece, prevede". Per ottenere l’ulteriore specializzazione, i trecento operatori sanitari dovranno sostenere un corso di duecento ore e gli esami a Giarre. Una lettera aperta sarà inviata all’assessore regionale alla Sanità, per denunciare questa situazione e per avere ragguagli sull’effettiva necessità di conseguire l’ulteriore specializzazione per potere proseguire nell’incarico anche se non è prevista dalla Regione Siciliana.

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