Condannato ex calciatore del Modica Calcio

Quattro anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, e risarcimento danni nei confronti della parte civile da quantificare in separata sede. E’ questa la sentenza emessa ieri dal Giudice per le Udienze Preliminari presso il Tribunale di Modica, nei confronti di Fabio Ruta, 31 anni, di Modica, ex calciatore, ritenuto l’autore della rapina a mano armata consumata il 7 febbraio scorso ai danni di un negozio di telefonia di Viale Valora, nel quartiere San Nicolò a Scicli. Il giovane, difeso dall’avvocato Bartolo Iacono, è stato processato con il giudizio abbreviato. Il titolare del negozio si era costituito parte civile tramite l’avvocato Giuseppe Pellegrino. Era stato arrestato dai carabinieri a conclusione di una certosina indagine condotta tra gli uomini della stazione di Scicli ed il Nucleo Operativo della Compagnia di Modica. Una serie di risultanze, il riconoscimento fotografico ed una rapina con lo stesso modus operanti avvenuta in un supermarket della Puglia avevano chiuso il cerchio attorno al giovane che si trovava agli arresti domiciliari per il fatto criminoso avvenuto dieci giorni dopo l’episodio di Scicli, dove era stato associato, dopo l’arresto da parte delle forze dell’ordine pugliesi nell’attesa di giudizio. Ruta, secondo i carabinieri, avrebbe agito intorno alle 20 presentandosi all’interno dell’esercizio New Com dove si trovavano il titolare e due commesse. Armato di pistola e con il volto travisato da un collant da donna si era fatto consegnare il denaro contante, circa 800 euro, ed alcune schede di ricarica telefonica. Quindi si era dato alla fuga a piedi. Scattato l’allarme, i carabinieri, dopo avere effettuato una ricognizione dei luoghi avevano avviato una serrata attività d’indagine. I piccoli indizi, la sommaria descrizione resa dai testimoni avevano consentito di tracciare un identikit dell’autore della rapina che avevano trovato conferma, quando i militari vennero a conoscenza della rapina consumata in Puglia con le identiche modalità e per la quale era stato tratto in arresto proprio Ruta. Le modalità dell’azione effettuata in Puglia, le connotazioni fisiche e tutta una serie di riscontri sulle schede telefoniche rubate a Scicli ed in particolare una utilizzata da una persona vicina a Ruta, erano stati determinanti. L’utilizzo improvvido della scheda, dunque, è stato uno degli errori principali fatti dall’ex calciatore delle giovanili del Modica, prima, e dello Scicli, dopo. Dopo l’arresto, solo qualche settimana fa era stato scarcerato e adesso sottoposto al solo obbligo della firma periodica presso i carabinieri.

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