Lo ha deciso la conferenza di servizio di stamani sui problemi sanitari in città Manifestazione pubblica il 29 dicembre al Maggiore di Modica. Saranno coinvolte tutte le istituzioni cittadine.

Una manifestazione pubblica venerdì 29 dicembre alle ore 10.00 nell’area della nuova ala del “Maggiore” di Modica e una riunione preparatoria l’iniziativa convocata per martedì 19 dicembre alle ore 16.00 a Palazzo San Domenico alla quale saranno invitati i Parlamentari, i Capigruppo Consiliari, i partiti politici, la comunità ecclesiale, le associazioni del volontariato e i movimenti cittadini. Questa la decisione assunta stamani a Palazzo San Domenico al termine di una conferenza di servizio sulle questioni relative alla erogazione dei servizi sanitari e in particolare quelle legate al pronto Soccorso e all’emergenza del “Maggiore” di Modica, convocata dal Sindaco Piero Torchi e alla quale hanno partecipato, l’Assessore ai Servizi Sociali, Paolo Garofalo, il Presidente del Consiglio Comunale, Enzo Scarso la Cgil (Colombo e Campioni) la Cisl ( Cataldi) la Uil( Ruta), il movimento di difesa del cittadino (Tona). Nella relazione introduttiva il Sindaco ha rilevato la preoccupazione dei cittadini in ordine alla difficile situazione che si connette ai servizi di Pronto Soccorso, dove manca un primario, e all’emergenza e al 118 per il quale il Prefetto di Ragusa, scrivendo al Sindaco per conoscenza, lo informa che sulla scorta di una segnalazione avuta dal primo cittadino in relazione al decesso di un anziano cittadino, chiede al direttore generale dell’Ausl 7 e al responsabile della centrale operativa del “118” ai quali rappresenta le presunte carenze organizzative del servizio e che nelle circostanza l’ambulanza sarebbe intervenuta dopo un lasso di tempo non compatibile con la patologia mortale; alle deficienze strutturali si registra la mancata istituzione del Triage ( sistema di scansione delle emergenze) malgrado si registrano 32.000 interventi al 1 novembre di quest’anno – ne bastano 25 mila su base annua- , alla carenza di organico che a fronte di un giro altissimo di interventi ( 35.000 su base annua) fa registrare la metà degli addetti rispetto a Ragusa. A questa situazione va aggiunto il ritardo per l’apertura della nuova ala del “Maggiore” ( i 900 mila euro necessari per attivarla non sono stati posti nel bilancio dell’Ausl n°7), la mancata istituzione dell’Utic, ma l’Assessore Regionale alla Sanità Lagalla si è impegnato che a Gennaio ci sarà, la piaga delle lunghissime liste d’attesa per l’utenza che deve usufruire dei servizi, al funzionamento del Cup e quanto riguarda la messa in servizio degli ausiliari socio sanitari in provincia. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno convenuto sul quadro delle deficienze illustrate dal Sindaco e hanno rilevato l’ urgenza di concretizzare un’iniziativa pubblica, di determinare le giuste interlocuzioni in ordine alle problematiche prospettate e un deciso no a qualsiasi forma di nuova precarizzazione nella Sanità in provincia

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