Rinviato il processo per il crollo del plafond del “Garibaldi” di Modica

Colpo a vuoto nel processo riguardante il crollo del plafond centrale del Teatro Garibaldi, avvenuto il 12 maggio del 2001. Ieri, in sessione pomeridiana, era prevedibile la conclusione del procedimento, ma uno dei legali degli imputati ha inoltrato istanza di rinvio che il giudice unico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, ha accolto. A questo punto il magistrato ha rinviato tutti alle 11 del prossimo 19 gennaio. Gli imputati sono 6 e cioè il direttore dei lavori, l’ingegnere Giorgio Sarta, difeso dall’avvocato Carmelo Scarso, i progettisti, gli architetti Giorgio Rizza e Vincenzo Rizza, difesi dagli avvocati Mario Caruso e Giuseppe Nigro. I tre, secondo l’accusa, non si sarebbero attenuti alle disposizioni della Sovrintendenza ai Beni Culturali per la redazione dei progetti ed il controllo delle opere eseguite nella struttura di Corso Umberto. Gli altri imputati sono Giovanni Agosta, difeso dall’avvocato Pino Pitrolo, titolare dell’impresa che eseguì i lavori di ristrutturazione; Giorgio Modica, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, colui che installò le cornici di legno nel plafond. L’impresa Agosta avrebbe eseguito le opere con modalità e materiali difformi da quelli suggeriti dalla Sovrintendenza. L’ultimo indagato è l’ex dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, Giuseppe Garaffa, patrocinato dall’avvocato Fabio Borrometi, che avrebbe attestato che i lavori furono eseguiti ad opera d’arte.

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