Matrimoni falsi a Vittoria, 12 denunce

Un giro di matrimoni di comodo con donne di Vittoria, finalizzati a consentire ad alcuni stranieri di ottenere la conferma di permessi di soggiorno in scadenza e di chiedere poi la cittadinanza italiana, è stato scoperto dalla polizia. Per la stipula del matrimonio le donne ricevevano del denaro. Dodici persone, sei donne residenti a Vittoria di età compresa tra i 21 e i 30 anni, e sei uomini di nazionalità tunisina tra i 23 e i 34 anni, braccianti agricoli occupati nelle serre, sono stati denunciati per falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico.Sullo sfondo gli investigatori hanno ricostruito una rete di ricatti e di violenze come confermerebbe il fatto che una delle donne è stata costretta con la forza dal suo convivente vittoriese, D. R. di 36 anni, a contrarre matrimonio con un tunisino, nonostante fosse al sesto mese di gravidanza. Il padre del nascituro l’avrebbe picchiata costringendola a sposare l’immigrato in cambio di 3 mila euro che avrebbe personalmente intascato. L’uomo è stato denunciato per violenza privata, lesioni ed estorsione. Le indagini sono scattate in seguito alla denuncia presentata da alcuni funzionari dello stato civile. All’uscita dal Comune le coppie appena sposate si separavano e non s’incontravano più. Inoltre la comparsa di figure sospette ha confermato il convincimento che dietro i matrimoni ci fosse altro.

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