Operazione Night Fire

SCICLI – Tre carabinieri che svolsero le indagini hanno risposto alle domande di accusa e difesa, poi è stato fissato un calendario di udienze per definire il procedimento. E’ la sintesi dell’ultima udienza in corso davanti al Gup del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, riguardante l’operazione denominata “Nigth Fire” eseguita a Scicli. I militari hanno tracciato i sistemi d’indagine, gli appostamenti, le intercettazioni telefoniche ed ambientali. Il magistrato ha, poi, deciso, come si diceva, di fissare un’udienza per l’escussione di tutti i restanti testi per il sette dicembre, quindi si andrà al nuovo anno, precisamente al primo e tre marzo per la requisitoria del pubblico ministero, le arringhe dei diversi avvocati, e le sentenze. Gli indagati, in questo troncone di processo, sono tutti sciclitani e cioè Giuseppe Drago, 39 anni, muratore, pregiudicato, Giacomo Fidone, 35 anni, pregiudicato, Vincenzo Mallia, 24 anni, Angelo Scifo, 21 anni, Lorenzo Trovato, 20 anni, Guglielmo Occhini, 49 anni, odontotecnico, sorvegliato di pubblica sicurezza, Enrico Ragusa, 22 anni, il fratello Salvatore, 23 anni, Giacomo Carnemolla, 23 anni, e F.P. 17 anni, l’unica ragazza del gruppo che aveva ottenuto nell’immediatezza dalla Procura dei minori di Catania gli arresti domiciliari e che sarebbe la ragazza di un componente del gruppo. Una persona, G.L., fu denunciata a piede libero. L’operazione scaturì da indagini eseguite da 85 carabinieri coadiuvati da due unità cinofile e da un elicottero del Nucleo di Catania. L’accusa è di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Per quattro di loro, i fratelli Enrico e Salvatore Ragusa, Vincenzo Mallia e Giacomo Carnemolla, oltre al reato anzidetto fu contestato anche quello di associazione a delinquere finalizzato al compimento di incendi. Le indagini durarono oltre un anno. Secondo i carabinieri, infatti, il gruppo incendiava la notte per “distrarre” le forze dell’ordine compresi i vigili del fuoco e potere agire sul fronte delle sostanze stupefacenti con una certa tranquillità. Il giro di droga sarebbe stato limitato solo al territorio sciclitano compreso il comprensorio e, quindi, alle frazioni di Sampieri, Donnalucata, Cava D’Aliga e Playa Grande. (*sac*)

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa