Overtime Siracusa

Arringhe finali nel processo riguardante l’Operazione antidroga Overtime che si sta celebrando davanti al Collegio Penale del Tribunale di Siracusa(presidente Polto). Al microfono è stato l’avvocato Michele D’Urso, difensore di tre imputati modicani Maurizio Cannata, 34 anni, Gaetano Spidaletto, 23 anni, ed il cugino Giorgio Nanì, 23 anni, rispettivamente zio e nipoti, che ha cercato di smontare le accuse, anche in seguito alle pesanti richieste avanzate nella precedente udienza dal pubblico ministero. Dopo l’arringa del legale modicano, si è convenuto di aggiornare l’udienza al prossimo 16 dicembre con i rimanenti componenti il gruppo difensivo che depositeranno delle memorie scritte col fine di semplificare ed accorciare i tempi e nella stessa giornata andare a sentenza. Come si ricorderà, nella scorsa udienza il pubblico ministero, Fabio Scavone, della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, aveva chiesto oltre 52 anni di reclusione complessivi e, nello specifico 14 anni per Annibale Restivo Gintoli, 38 anni, che è patrocinato dall’avvocato Gianni Mavilla del Foro di Modica, allo stato detenuto, 13 anni per Cannata, 7 anni ciascuno per Giovanni Curto, 24 anni, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, Spidaletto e Nanì, mentre 4 anni e mezzo erano stati chiesti per Isidoro Ingrassia, 23 anni, originario di Palermo ma residente a Catania, difeso dall’avvocato Giorgio Terranova. L’operazione fu eseguita il 14 aprile del 2004 dai carabinieri. Gli imputati farebbero appartenenti di un’organizzazione per delinquere che operava nel settore della droga e nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa. Furono in tutto ventinove gli ordini di custodia cautelare in carcere emessi all’epoca dal Gip di Catania, Rosa Anna Recupido, su richiesta del Procuratore Aggiunto della Repubblica, Vincenzo D’Agata, e del Sostituto, Fabio Scavone. (*sac*)

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