L’On. Ammatuna interviene sulle nomine all’Azienda “Civile Ompa” di Ragusa.

Le nomine dei Direttori sanitario ed amministrativo dell’Azienda “Civile Ompa” di Ragusa, effettuate dal Direttore generale Calogero Termini, hanno suscitato un vivace dibattito all’interno della coalizione di centro destra, improntato esclusivamente sulla opportunità politica di tali scelte. Le nomine dei collaboratori del Direttore generale, come tutti sanno, vengono fatte da quest’ultimo sulla base di alcuni criteri tecnici previsti dal Decreto legislativo 502/92 e dalle successive modifiche ed integrazioni. La polemica sorta all’interno del centro destra non riguarda, come sarebbe giusto, una verifica delle reali competenze e professionalità dei due neo direttori ma è esclusivamente ispirata da una logica spartitoria che, nell’occasione specifica, non sarebbe stata rispettata. Quello che scandalizza è che il dibattito, al quale assistono increduli i cittadini, verte soltanto sulle recriminazioni dei partiti che sono rimasti fuori da questo balletto di poltrone. “Ho invitato il gruppo parlamentare della Margherita all’Ars – afferma l’On. Ammatuna – ad aprire un dibattito sulla situazione scandalosa della sanità in Sicilia, determinata da una politica spartitoria fra i partiti che non ha eguali in tutta Italia. Il metodo della competenza e del merito non esiste, l’unico parametro valido rimane quello dell’appartenenza politica. Non mi meraviglia quello che sta accadendo all’Aziena “Civile Ompa”, il metodo usato è stato sempre lo stesso. Alcune volte, per altro rare, si è cercato di conciliare la professionalità con l’appartenenza politica, ma nella maggior parte dei casi è prevalsa sempre quest’ultima”. Bisogna alzare il livello del dibattito politico, facendo in modo di epurare le strutture sanitarie da questa logica spartitoria che mortifica sia le professionalità degli operatori che le aspettative dei cittadini. Dopo la modifica del Titolo V della Costituzione l’art. 117 affida nuovi poteri alle regioni per la tutela della salute dei cittadini e la Regione Sicilia potrebbe emanare norme integrative, per evitare lo scandalo di queste nomine basate sulla spartizione partitica, che vadano a privilegiare le professionalità dei dirigenti sanitari. Il centro destra invece, pur di accontentare le proprie clientele, non ha il pudore di evitare di affrontare i problemi della sanità in meri termini spartitori. Questo stato di cose non è più accettabile. Occorre una iniziativa forte d parte dei cittadini, unitamente all’impegno dei legislatori regionali, affinché si individui un nuovo modo di agire per evitare che l’ennesimo scandalo verificatosi in questi giorni possa perpetuarsi a danno dei cittadini siciliani. Il centro destra non si rende conto che non si può tirare la corda ancora a lungo, perchè si può spezzare arrecando danni anche a loro, quindi è meglio pensarci adesso e porvi rimedio. Giuseppe Privitera

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