Cartelle esattoriali, bollette “pesanti”

Bollette "pesanti", per i contribuenti per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sono in arrivo, infatti, le cartelle esattoriali per l’anno 2006 la cui prima rata è in scadenza a novembre. L’aumento è di poco più del trenta per cento rispetto a quanto pagato dai cittadini lo scorso anno. Un aumento dovuto al "decreto D’Alema", con il quale si impone ai comuni di recuperare, a carico degli utenti, il cento per cento del costo della tassa sui rifiuti solidi urbani, entro il 2006. L’amministrazione comunale, ha scaglionato negli anni, l’aumento della tassa ed era prevedibile l’impennata per il 2006 nel rispetto della legge. Il problema è stato sollevato nella riunione del consiglio comunale di martedi sera, dal consigliere del gruppo misto di centro, Giovanni Rosa, il quale ha chiesto all’amministrazione comunale, di attivare tutte le procedure previste dalla normativa, che portano ad una costante diminuzione del costo dei rifiuti solidi urbani. Il costo aumenta, soprattutto, per lo smaltimento dei rifiuti perchè, come è noto, il comune non ha una propria discarica e deve pagare un canone al comune di Scicli per l’utilizzo della struttura di San Biagio. Non c’è una idonea raccolta differenziata e, il costo, incide sempre sulla tassa. Il consigliere Rosa ha reiterato l’istituzione delle isole ecologiche. "L’assenza della discarica – ha replicato il sindaco, Piero Torchi – provoca problemi non indifferenti all’Ente. Il presidente del consiglio comunale, nelle prossime ore, convocherà una conferenza dei capigruppo alla presenza del presidente dell’Ato Ambiente, Tuccio Di Stallo, per assumere decisioni in merito". Il sindaco, infatti, riconoscendo che l’aumento per il servizio, provoca disagi non indifferenti alle famiglie, ha contattato l’avvocato Di Stallo per trovare una soluzione al conferimento dei rifiuti in discarica. Non è escluso che, nel territorio comunale, possa essere individuato un sito da adibire a discarica controllata. Una ipotesi scartata qualche anno fa ma, probabilmente, dovrà essere nuovamente valutata per evitare che, il costo del servizio, abbia una incidenza non indifferente sui contribuenti. La tassa, aumentata notevolmente, pesa non poco sul bilancio delle famiglie modicane, le quali la considerano una vera e propria stangata, se sommata al canone idrico, all’Imposta comunale sugli immobili, ed ad una eventuale imposta sulle seconde case, cosi come sembra si prospetti. Loredana Modica

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