L’On. Roberto Ammatuna interviene in Aula a difesa dei comuni siciliani.

Da giorni si protrae senza esito il dibattito all’Ars per l’approvazione delle variazioni al bilancio 2006 della Regione, con un assestamento tecnico che doveva reperire come priorità le somme destinate ai trsferimenti agli Enti Locali ed ai lavoratori forestali. Il governo Cuffaro, infatti, ha dato copertura finanziaria ad una parte delle somme destinate ai comuni facendo affidamento a quanto, in base all’art. 37 dello Statuto ed all’accordo con l’ex ministro Tremonti, doveva essere trasferito dallo Stato alla Regione Sicilia. Dopo la risposta negativa ottenuta dal governo nazionale, motivata da una serie di inadempienze della Giunta Regionale, bisogna reperire una parte dei fondi per assicurare i trasferimenti previsti ai comuni e per garantire il prosieguo dell’attività dei lavoratori forestali per l’anno in corso. In Aula, invece, si è assistito ad un assalto alla diligenza con tutta una serie di interventi che cercavano di inserire in un pentolone unico situazioni e problemi di diversa natura. Questo comportamento è sintomatico della sfiducia che regna fra le varie componenti del centro destra, che non fidandosi degli alleati ha cercato di inserire tutte le necessità contemporaneamente, perchè dopo l’approvazione di una parte di esse non si è sicuri del futuro. Il centro destra ha proposto, addirittura, un rinvio della questione alla prossima settimana per dare tempo al governo regionale di presentare un disegno di legge, “Norme per interventi urgenti”, allo scopo di accontentare tutte le componenti della maggioranza e dimenticandosi dello stato nel quale versano i comuni siciliani. L’On. Ammatuna, nel corso del suo animato intervento, ha ribadito che “in questo modo si viola il Titolo V della Costituzione che pone ormai sullo stesso piano, se non privilegia attraverso il principio di sussidiarietà, i comuni con gli altri enti territoriali. Fatti automatici, come i previsti trasferimenti finanziari agli Enti Locali, si trasformano in fatti politici con conseguenze nefaste per i comuni. La coalizione di centro destra si sta assumendo una enorme responsabilità con questo atteggiamento dilatorio e l’opposizione non si può rendere complice di questo comportamento della Casa delle Libertà”. E’ incomprensibile, infine, il silenzio sulla vicenda dell’Anci Sicilia che non è intervenuta, è rimasta assente sulla questione invece di prendere con decisione le parti dei propri affiliati. Un invito, quindi, è indirizzato all’Associazione dei Comuni Siciliani affinchè si attivi, scenda in campo per cercare di tirare fuori i comuni dell’Isola da una situazione drammatica. Giuseppe Privitera

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa